Andrea Zanzotto

Andrea Zanzotto  (1921 - 2011) dopo un piccolo gruppo di testi pubblicati a Milano nel 1938, e il coinvolgimento traumatico nella guerra civile (militando nelle Brigate Mazzini al seguito del «partigiano non violento» Toni Adami), il suo esordio editoriale risale al 1951 con la raccolta Dietro il paesaggio pubblicata da Mondadori: che resterà il suo editore sino all’ultimo libro, Conglomerati, pubblicato nel 2009. Le sue opere sono raccolte nel «Meridiano» delle Poesie e Prose scelte, uscito nel 1999, e negli «Oscar» degli Scritti sulla letteratura (2001) e di Tutte le poesie (2011); in occasione del centenario della nascita Mondadori pubblica le poesie disperse di Erratici e un quaderno di Traduzioni trapianti imitazioni. A lungo insegnante e preside nelle scuole della Heimat, ha svolto anche le attività di traduttore e consulente editoriale: impegnandosi con continuità, soprattutto negli ultimi anni, in difesa dell’ambiente minacciato dall’inquinamento e dalla speculazione edilizia. È tra i maggiori poeti del suo tempo. Se le fantasticazioni avessero un limite o un perimetro bisognerebbe ogni volta ridisegnarle. Spostare nello spazio o nel tempo, abbassare togliendo una zeppa o bietta. Una stanga. Un guscio. Il titolo, stipato, di un’opera che riempie gli spazi appena vuoti, una piccola traslitterazione antagonista che fugge via. A quale piolo possiamo fermarci per dire di essere al sicuro, per afferrare gli oggetti in alto, sempre più in alto?! Il pianto della lavatrice, in fondo al corridoio nerofumo e una finestra dai vetri meravigliosamente smerigliati. Come si riesce a decifrare il suono delle parole a colori? Tutte le porte affacciano su casi di maniacali assenze. Infiniti spazi rettangolari da riempire e svuotare. E allora cosa manca? O cosa bisogna togliere? Tutto, tranne le fantasticazioni.
Andrea Zanzotto, Andrea Cortellessa

PREMESSA ALL'ABITAZIONE - ABITARE, ZANZOTTO