Antoine de Rivarol
Antoine de Rivarol (1753-1801) fu tra gli ingegni più brillanti del suo tempo. Tra le sue opere si ricordano De l’Universalité de la langue française (1784), che gli valse il premio dell’Accademia di Berlino; la traduzione dell’Inferno di Dante (1786), salutato con entusiasmo da Buffon; i libelli satirici Le Petit Almanach de nos grands hommes (1788) e Le Petit dictionnaire des grands hommes de la révolution (1790) gli attirarono viceversa acerrime antipatie. Lo scoppio della Rivoluzione vede Rivarol in prima linea nella redazione del Giornale politico nazionale, lucida e profetica analisi degli avvenimenti che vanno dagli Stati Generali sino alle giornate d’ottobre 1789, momento in cui giudicò conclusa l’esperienza monarchica. Minacciato di morte, nel giugno 1792 Rivarol fu costretto ad abbandonare il proprio paese e a girovagare senza meta per l’Europa: soggiornò dapprima a Bruxelles, poi ad Amsterdam, Londra, Amburgo e infine a Berlino, dove, ammalatosi, si spense all’età di 47 anni.