Eugenio d'Ors
Eugenio d'Ors (Barcellona 1882-Villanueva y Geltrú 1954), scrittore, critico d’arte e filosofo. Figura di spicco nella cultura spagnola del secolo scorso, già scolaro di Bergson a Parigi, fu alla guida del Noucentisme catalano, poi professore di storia della cultura nella Scuola sociale di Madrid. Redasse in catalano le cronache culturali poi raccolte sotto il titolo di Glosari (1906-1920), il romanzo La ben plantada (1911) e Almanach dels Noucentistas (1911). Dal 1921 iniziò a scrivere solo in castigliano; tra le sue opere principali: La filosofía del hombre que trabaja y que juega (1914), Las ideas y las formas (1928), Epos de los destinos (1943). Ironico, brillante, di cultura e interessi amplissimi, fu un originale critico d’arte; oltre ai saggi Poussin y el Greco (1922), Tre horas en el Museo del Prado (1923; trad. it. 1948), L’art de Goya (1928), Pablo Picasso (1930), è da ricordare il suo capo d’opera uscito in francese nel 1936 Du baroque, tradotto in italiano nel ’45 da Anceschi, nel quale per la prima volta teorizza che il barocchismo sia una costante storica ricorrente attraverso i secoli.