Gian Carlo Fusco

Gian Carlo Fusco  (La Spezia, 1915 – Roma, 1984) è tra i maggiori giornalisti italiani del Dopoguerra. Vita turbolenta fino ai 34 anni: pugile, ballerino, fughe avventurose in Francia, guerra in Albania, prigionia in un lager tedesco, poi agit prop, animatore di dancing, sregolatezze varie. Risorge nel ’50 pubblicando sul Mondo i racconti poi raccolti ne Le rose del Ventennio (Einaudi, 1958). Firma di punta dell’Europeo, dell’Espresso e del Giorno. Dal ’62-’63 si dedica prevalentemente al cinema trasferendosi a Roma. Continua a scrivere per varie testate, anche a luci rosse (Le ore, Abc, Kent, Men, Playmen, Playboy). Lungo sodalizio con il regista Tinto Brass. Recita da caratterista in vari film. Altri suoi libri importanti, Gli indesiderabili, Quando l’Italia tollerava e Duri a Marsiglia
Gian Carlo Fusco

ARPA E CANNONE