Giuseppe Rensi

Giuseppe Rensi , nato a Villafranca di Verona nel 1871, si laureò in giurisprudenza nel 1893 e iniziò la sua carriera come avvocato. Militante socialista, fu costretto a rifugiarsi in Svizzera dopo i moti del 1898. Tornato in Italia, insegnò filosofia negli atenei di Ferrara, Firenze e Messina, e poi, per parecchi anni, presso l’Università di Genova, prima di perdere la cattedra a causa della sua opposizione al fascismo. Giornalista politico, filosofo, saggista, implacabile avversario del neoidealismo, pubblicò un gran numero di opere, alcune delle quali ristampate di recente, tra cui Il genio etico e altri saggi (1912), Lineamenti di filosofia scettica (1919), Apologia dello scetticismo (1926), Spinoza (1929), Aporie della religione (1932), La filosofia dell’assurdo (1937). Dopo la sua morte, avvenuta a Genova nel 1941, sono apparsi altri libri importanti, quali La morale come pazzia (1942), Lettere spirituali (1943), Il sale della vita. Saggi filosofici (1951).
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SPINOZA

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