Maria Corti
Maria Corti (1915-2002) è stata una delle figure centrali della cultura del Novecento: critica, filologa, teorica della letteratura, narratrice. Ottenuta la cattedra di Storia della Lingua Italiana all’Università di Pavia, nel 1972 creò il Fondo Manoscritti di autori moderni e contemporanei, a cui si collega la rivista «Autografo» da lei fondata. Collaborò anche ad altre riviste, quotidiani e ad iniziative editoriali. È stata membro delle Accademie della Crusca, di Brera e dell’Arcadia; è ricordata anche all’estero per la sua instancabile attività di critica stilistico-letteraria. Alla sua costante attività di studiosa e critica si è intrecciata quella di scrittrice e di coraggiosa sperimentatrice di diversi registri narrativi. Tra i suoi romanzi ricordiamo: L’ora di tutti (1962); Il ballo dei sapienti (1966); Cantare nel buio (1981); Voci dal Nord Est (1986 e 2004) e Il canto delle sirene (1989). Tra i suoi saggi: Dante a un nuovo crocevia (1981); Percorsi dell’invenzione. Il linguaggio poetico e Dante (1993); La lingua poetica avanti lo Stilnovo. Studi sul lessico e sulla sintassi (2005, postumo).