Mario Sturani
Mario Sturani (Ancona 1906 – Torino 1978) fu uno degli artisti di spicco della Torino del Novecento, tra i più originali e poliedrici. Fu pittore, scrittore, entomologo, direttore artistico della ditta Lenci, per la quale produsse ceramiche e ideò numerosi oggetti. In gioventù fu uno dei più stretti amici di Cesare Pavese, con cui condivise sogni e progetti letterari. Nel 1931-32 andò a Parigi a vivere l’esperienza artistica poi raccontata nel romanzo Il maglione rosso. Al ritorno, nel 1935 sposò Luisa Monti, figlia del professore Augusto Monti intorno al quale ruotavano alcune delle migliori intelligenze della città (Pavese, Norberto Bobbio, Leone Ginzburg, Massimo Mila, Giancarlo Pajetta). Durante la Resistenza combatté con i partigiani e intensificò il proprio impegno politico. Fu entomologo per diletto e si distinse pure a livello internazionale per alcune rilevanti ricerche. All’ambito scientifico e divulgativo dedicò i libri Caccia grossa fra le erbe (1942), Vita delle farfalle (1947), La luna (1947). La sua opera di pittore e di naturalista è in parte documentata nel volume Paesaggi minimi (1978). Sulla sua figura e opera in generale si veda il volume monografico Mario Sturani (1990), con saggi anche di Massimo Mila e di Giulio Carlo Argan.