Paul Verlaine
Paul Verlaine (Metz, 30 marzo 1844 – Parigi, 8 gennaio1896), considerato dai suoi contemporanei il maestro della scuola Simbolismo, esordì con i parnassiani Poèmes Saturniens, cui seguirono le Fêtes galantes (1869) e la Bonne chanson, 21 liriche d’amore rivolte alla fidanzata Mathilde Mauté de Fleurville che sposerà nel 1870. Condannato a due anni di prigione, per aver sparato a Rimbaud, durante la detenzione nel carcere belga di Mons, pubblicò, con l’aiuto dell’amico Lepelletier, Romances sans paroles (874) e compose i poemi di Cellulairement che verranno poi distribuiti in varie raccolte successive. In Sagesse (1879) Verlaine canta i misteri e le verità spirituali, alle quali la sua anima cerca di aderire. Ma queste cantiche spirituali rivelano più che altro lo sforzo sostenuto dal poeta per adeguarsi ai dogmi della religione. Dei suoi scritti in prosa, Les poètes maudits (1884), dedicati a Tristan Corbière, Rimbaud e Mallarmé, ebbero un buon successo di pubblico, se non di critica. Nelle Confessions (1895) il poeta ci riserva delle fuggitive annotazioni sulla sua educazione sentimentale e letteraria.