Paolo Ruffilli parla della sua raccolta di poesie "Natura morta"

Il disegno lirico dell’ultima raccolta di Paolo Ruffilli, "Natura morta", si snoda attraverso strappi, cuciture, rientri e rimandi, per riaccordarsi nel «contrappunto della contraddizione», nel paradosso della dicotomia ab origine dell’uomo, vissuto con lievità. «La lungimiranza del Poeta, comune a coloro che mantengono una spiritualità semplice nella complessità della pluralità dei culti religiosi, si volge a Occidente e parimenti a Oriente [...]. Guarda il video