Lino Angiuli
ADDIZIONI
con un saggio di Daniele Maria Pegorari
Queste Addizioni sono quelle di un poeta che scopre nel numero il ritmo basilare di un ragionamento con se stesso, con i suoi simili e con la cosiddetta natura: una compagna di viaggio capace di condurlo a dare ascolto e a interpretare tutto ciò che ricade sotto i sensi. Ne scaturisce una lezione anti-antropocentrica, in cui le ragioni poetiche sono cercate lontano dalla ‘dittatura dell’io’, all’incrocio fra privato e collettivo, poesia e prosa, scrittura e oralità, umanesimo ed “ecosofia”. Nell’ultima sezione le Addizioni danno luogo a un bilancio provvisorio che rinviene in un’opera cinquantennale le tracce di un ‘filo verde’ da Angiuli sempre più nettamente seguito come strada maestra per affrontare il labirinto della contemporaneità.
- 978-88-9380-055-6
- 2020
- €15.00
Lino Angiuli (1946) è nato e vive in provincia di Bari, dove ha diretto per la Regione Puglia un Centro di servizi culturali. Collaboratore della RAI, di periodici e quotidiani, ha fondato e diretto alcune riviste letterarie, tra cui il semestrale «incroci». Ha pubblicato numerosi libri in lingua italiana e dialettale. Ricordiamo, tra gli ultimi, Catechismo (1998) e Daddò daddà (2000), di cui per Aragno Un giorno l’altro (2005) e L'appello della mano (2010). Sulla sua produzione poetica vedasi Dal Basso verso l’alto: studi sull’opera di Lino Angiuli, a cura di Daniele Maria Pegorari (2006).