Grytzko Mascioni
ANGSTBAR
Angstbar è un “reportage allegorico” in versi sul dramma della precarietà fisica e psicologica indotta dalla patologia alcolista, con cui Mascioni si inserisce in una illustre tradizione letteraria (che va da Baudelaire a Lowry, da Verlaine a Roth, da Anacreonte a Omar Khayyam), indagando, sulle tracce delle angosce di un ex alcolista, il conflitto tra bene e male, tra vita e morte, tra deriva e libertà. Angstbar analizza psicanaliticamente il tedio esistenziale e al contempo mette in scena una resurrezione, anche morale, con splendente espressività.
- 978-88-8419-166-1
- 2003
- €12.00
Grytzko Mascioni (Villa di Tirano 1936-Nizza 2003), poeta narratore e saggista, si è occupato di radio, televisione, cinema e arti visive. Ha collaborato dalla fondazione (1961) alla Televisione della Svizzera Italiana, e ha in seguito diretto l’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria (1991-1996). È autore di testi di poesia, tradotti in diverse lingue: Il favoloso spreco (1968), I passeri di Horhkeimer (1969), Poesia 1952-1982 (1984), La vanità di scrivere (1992), Zoo d’amore (1993), Dostaje svjetlost (1993), Oblika Srca (1999), La rose des temps (2000) e A tenera sorpresa (2000); e di narrativa: Carta d’autunno (1973), Cleopatra e una notte (1981), La notte di Apollo (1990), Di libri mai nati (1994), Puck (1996) e il postumo Tempi supplementari (2008). Come saggista, si è dedicato prevalentemente allo studio della civiltà e dei miti della Grecia antica: Lo specchio greco (1980), Saffo (1981), La pelle di Socrate (1991) e Mare degli immortali (1991). Per l’opera complessiva ha ricevuto il Premio Internazionale Dubovica-Hvar (1993) e il Grand Prix Schiller (2000).