Antoine de Rivarol
ANNALI DELLA RIVOLUZIONE FRANCESE
Dagli Stati Generali alle giornate d'ottobre (1789)
traduzione e cura di Massimo Carloni
Nessun altro scritto dell’epoca, di qualunque partito, può essere lontanamente paragonabile a queste pagine di storia. Si è detto, forse un po’ sommariamente, che il periodo rivoluzionario è stato sterile a livello letterario. Quand’anche avesse prodotto solo il Journal politique di Rivarol sarebbe ancora uno dei momenti rigogliosi della letteratura francese. Che in un’epoca così convulsa un uomo abbia improvvisato, al ritmo di due articoli a settimana, un giornale politico d’indubbio valore documentale, stilistico e spirituale, incanta l’immaginazione come un magnifico spettacolo intellettuale. È un’impresa, ma di quelle che recano l’impronta del genio.
(Rémy de Gourmont, Promenades littéraires).
- 978-88-8419-822-8
- 2016
- €20.00
Antoine de Rivarol (1753-1801) fu tra gli ingegni più brillanti del suo tempo. Tra le sue opere si ricordano De l’Universalité de la langue française (1784), che gli valse il premio dell’Accademia di Berlino; la traduzione dell’Inferno di Dante (1786), salutato con entusiasmo da Buffon; i libelli satirici Le Petit Almanach de nos grands hommes (1788) e Le Petit dictionnaire des grands hommes de la révolution (1790) gli attirarono viceversa acerrime antipatie. Lo scoppio della Rivoluzione vede Rivarol in prima linea nella redazione del Giornale politico nazionale, lucida e profetica analisi degli avvenimenti che vanno dagli Stati Generali sino alle giornate d’ottobre 1789, momento in cui giudicò conclusa l’esperienza monarchica. Minacciato di morte, nel giugno 1792 Rivarol fu costretto ad abbandonare il proprio paese e a girovagare senza meta per l’Europa: soggiornò dapprima a Bruxelles, poi ad Amsterdam, Londra, Amburgo e infine a Berlino, dove, ammalatosi, si spense all’età di 47 anni.
Massimo Carloni ha curato per i tipi di Aragno: Antoine Rivarol, Annali della Rivoluzione francese (2016); Baudelaire-SainteBeuve, Voi avete preso l’Inferno. Lettere e scritti 1844-1869 (2017); Paul Valéry, In morte di una civiltà. Saggi quasi politici (2018); Marcel Proust, Il visitatore della sera. Lettere a Paul Morand e a Madame Soutzo (2019).