Guido PioveneEnzo Bettiza
BIGLIETTI DEL MATTINO
a cura di Sandro Gerbi; prefazione di Enzo Bettiza
Nel 1931 il giovanissimo Guido Piovene – fresco autore del suo primo libro (La vedova allegra), elogiato da Giuseppe Antonio Borgese – collaborava al quotidiano milanese «L’Ambrosiano». In quella sede pubblicò una cinquantina di brevi lettere immaginarie a una ipotetica signora Edvige Salomon di Amburgo, dandole notizie per lo più sarcastiche sugli amici, sugli ambienti da lui frequentati (ad esempio, il circolo culturale «Il Convegno» o il caffè «Theobroma»), sui libri letti, sulle proprie riflessioni di vita. Il tutto a comporre un vivace feuilleton, felice nello stile, divertente e soprattutto malizioso. Perché, come sempre, Piovene traeva ispirazione da realtà a lui ben conosciute, alterando solo qualche dettaglio per fuorviare gli ignari lettori. Ma non le persone coinvolte, alcune delle quali ebbero modo di risentirsi (come i suoi amici Eugenio Colorni e Guido Morpurgo-Tagliabue). Questo accade specie nella prima parte dei Biglietti, perché a poco a poco il tema «milanese» viene accantonato, a favore di un fantasioso racconto «noir», che vede Piovene protagonista di pericolose avventure. I Biglietti del mattino sono qui pubblicati per la prima volta in volume, assumendo dunque il valore di un vero e proprio inedito.
- 978-88-8419-439-8
- 2010
- €12.00
Guido Piovene (Vicenza, 1907-Londra, 1974), narratore e giornalista, è stato mitico inviato speciale de «La Stampa», «Corriere della Sera», «Il Giornale»: del suo talento giornalistico sono documento i volumi: De America, Madame la France, Viaggio in Italia. Tra i suoi romanzi: Lettere di una novizia, I falsi redentori, Le Furie (Aragno, 2009), Le stelle fredde. Nel ’71 ha vinto il premio Strega con Le stelle fredde. E, poco prima della morte, ha partecipato, con Montanelli e Bettiza, al varo del «Giornale». Messo sotto accusa negli anni Sessanta per alcuni suoi articoli antisemiti pubblicati sotto il fascismo, si «confessò» nel libro La coda di paglia (1962), suscitando polemiche a non finire.
Enzo Bettiza scrittore e giornalista («Corriere della Sera», «Il Giornale» e ora «La Stampa»), ha pubblicato fra l’altro La campagna elettorale, Il fantasma di Trieste, Il diario di Mosca, I fantasmi di Mosca, Esilio, L’ombra rossa, Mostri sacri e l’introduzione al «Meridiano» Mondadori delle opere narrative di Piovene.
Sandro Gerbi (1943), storico e giornalista, ha pubblicato fra l’altro: Tempi di malafede. Piovene e Colorni (1999, 2012); Raffaele Mattioli e il filosofo domato (2002, 2017); Mattioli e Cuccia (2011); e, con Raffaele Liucci, Indro Montanelli (2014). Per l’editore Aragno, ha curato scritti di Vergani, Piovene, Malagodi, Baffi, Cuccia, Visentini, Antonello Gerbi. Per due decenni ha collaborato alle pagine culturali del «Sole 24 Ore» e del «Corriere della Sera».