Tra il 1982 e il 1983, Enrico Filippini lavorò, fiancheggiato dal produttore cinematografico Roberto Levi, al trattamento per uno sceneggiato televisivo sull'amicizia tra i poeti inglesi Byron e Shelley. Il trattamento si trasformò in una sceneggiatura e la sceneggiatura (che aspira ora a diventare film) viene presentata in questo volume, dove si rivela, per ricchezza d'intreccio e tessitura narrativa, un vero e proprio romanzo, la cui trama è, come dice Paolo Mauri nella prefazione, «un infinito corteggiamento (della vita, dell'altro/a, ma anche della morte)». I due eroi romantici, ribelli, perseguitati ed esuli, di cui Filippini ricostruisce le vite incrociate sullo sfondo di paesaggi inglesi, italiani e greci, morirono tragicamente: Shelley, annegato in mare e Byron, stroncato da misteriose febbri a Missolungi. Nella frenesia, nella vitalità e negli impeti di Byron, così come nell'anarchia, nell'esuberanza e nella dolce inquietudine di Shelley Filippini si è rispecchiato, col risultato che Byron & Shelley: un'amicizia eterna appare una sorta di affascinante e seducente autobiografia indiretta dell'autore.
- 978-88-8419-161-0
- 2003
- €17.00
Enrico Filippini (1932-1988), laureato in filosofia, studioso di Heidegger e di Husserl, ottimo traduttore dal tedesco di testi filosofici e narrativi, operatore editoriale (per Feltrinelli e per Bompiani), giornalista del quotidiano «la Repubblica» fin dalla sua fondazione nel 1976, ha firmato inchieste culturali e interviste, di cui è stata proposta una scelta nel volume postumo La verità del gatto (1990, prefazione di Umberto Eco). Esemplare il suo racconto Settembre, pubblicato nel 1962 in «menabò 5» dedicato alla letteratura della neoavanguardia italiana. Suoi racconti sono stati pubblicati nella raccolta postuma L’ultimo viaggio (1991).