Francesco Pona
CARDIOMORPHOSEOS
sive ex corde desumpta Emblemata sacra
Il Cardiomorphoseos di Francesco Pona è una raccolta di cento e una incisioni che hanno come tema il cuore, ciascuna illustrata da un motto e da un commento morale in latino. Il testo non è più edito dal 1645, né è mai stato tradotto. La traduzione, munita di un ampio commento, di Ilaria Gallinaro ripropone ora un libro che costituisce un discrimine significativo nella storia del cuore e della sua simbologia. Con procedimento tipicamente barocco Pona, attraverso la metafora, fa convergere tutte le forme del mondo nell'unica autentica di fronte a Dio, che è quella del nostro cuore – come poco dopo suggerirà Pascal. Si tratta di anni culturalmente decisivi: nel 1628 Harvey scopre e studia la circolazione del sangue, assegnando a questo organo una funzione puramente meccanica; mentre nel 1649, nelle Passions de l'âme, Descartes sposta dal cuore al cervello il luogo delle sensazioni. Pubblicato nel 1645, il Cardiomorphoseos si presenta come una ricapitolazione estesa di un patrimonio simbolico e metaforico: forma eletta e sintesi della civiltà, della scienza e della pietà del Seicento.
- 9788893802062
- 2022
- €40.00
Francesco Pona (1595-1655) ebbe una vita sospesa tra la professione medica e la passione letteraria. La sua bibliografia tocca molti generi letterari e argomenti diversissimi, dal romanzo al teatro, dal saggio alla poesia. Indirettamente famoso per essere stato l'autore del Gran contagio di Verona (1632) su cui Manzoni si documentò per descrivere la pestilenza di Milano, Pona è un emblematico rappresentante del Seicento metaforico e metamorfico, perché ogni scienza, ogni aspetto del reale è nelle sue pagine inteso e presentato in tutti i suoi possibili significati. Dal 1645, anno del Cardiomorphoseos, fino alla morte, le sue pagine sono tutte orientate alla morale e alla religione, e comprendono anche una rivisitazione in chiave etica del suo famoso romanzo La lucerna.
Ilaria Gallinaro si è occupata della fortuna musicale della Gerusalemme Liberata del Tasso (La non vera Clorinda. Tradizione teatrale e musicale della Gerusalemme Liberata nei secoli XVII-XIX, Franco Angeli, 1994), delle ‘rappresentazioni’ dell’anima nella letteratura italiana (I castelli dell’anima, Olschki, 1999), delle fonti letterarie del Deserto dei Tartari di Buzzati (Morire in locanda, Edizioni dell’Orso, 2007), di alcuni aspetti autobiografici nella Commedia («Ad una voce». Dante alla luce di Pia e Piccarda, Olschki 2022). Ha collaborato alle edizioni della Divina Commedia per Gallimard e per Marsilio (2021). Ha insegnato all'Università di Parma e all'Istituto di Studi Italiani di Lugano. E' diplomata in chitarra al Conservatorio.