Charles-Augustin de Sainte-Beuve
CHATEAUBRIAND
prefazione di Giuseppe Marcenaro
Era il pomeriggio del 18 febbraio 1834 quando, nel salotto di Juliette Récamier, Lenormant cominciò a rendere ‘pubblico’ l’ancora inedito Mémoires de ma vie. L’autore le vagheggiava da almeno trent’anni. Per assistere alla letture e cominciare a far conoscere la nuova opera di Chateaubriand, un vero e proprio resumé di una vita, di cui da tempo si parlava, madame Récamier aveva accolto in salotto, oculatamente selezionati, i più promettenti giovani letterati e i redattori di importanti giornali. Attorno al ‘lettore di turno’ si trovarono così Charles-Augustin de Sainte-Beuve, allora trentenne, Edgar Quinet, Alfred Nettement, Léonce de Lavergne… La ‘promozione’ del libro che ancora non c’era, abilmente orchestrata, fu accolta con interessato favore. I Mémoires di Chateaubriand, a parte la sua interpretazione di fatti pubblici e privati, ripercorrevano, dal suo punto di vista con ovviamente impuntature caratteriali, uno dei periodi più controversi e discussi della storia di Francia. L’agognante pubblica curiosità sarebbe stata soddisfatta. Le memorie erano un mélange tra lo Chateaubriand privato, volto a esaltare i propri sentimenti con lirismo romantico, e lo Chateaubriand pubblico, evocante un’epoca con il piglio del memorialista.
- 978-88-8419-737-5
- 2015
- €12.00
Charles-Augustin de Sainte-Beuve (Boulogne sur-Mer 1804-Parigi 1869). Oltre all’attività di critico militante cui si è esclusivamente dedicato nella seconda metà della vita, Sainte-Beuve è stato autore di alcune raccolte poetiche, Vie, poésies et pensées de Joseph Delorme (1829), Les Consolations (1830), e Pensées d’août (1837) e di un romanzo a sfondo autobiografico, Volupté (1843). Alla sua passione per Adèle Hugo si devono le poesie del Livre d’amour (1843). A due corsi tenuti all’Accademia di Losanna e all’Università di Liegi sono legati Port-Royal, grande affresco storico-culturale del XVII (1867) e Chateaubriand et son groupe littéraire sous l’Empire (1860).
Giuseppe Marcenaro ha pubblicato diverse opere. Tra i suoi libri si ricordano: Cimiteri, Storie di rimpianti e di follie (2008); Libri, Storie di passioni, manie e infamie (2010); Testamenti, Eredità di maîtresse, vampiri e adescatori (2012); Una sconosciuta moralità. Quando Verlaine sparò a Rimbaud (2013). Peri i tipi di Aragno ha pubblicato: Carte inquiete (2005); Ammirabili & Freaks (2010); Wunderkammer (2013, finalista Premio Estense, 2014).