Luigi Guicciardini
COMPARATIONE DEL GIUOCO DELLI SCACCHI ALL'ARTE MILITARE
La denominazione del gioco degli scacchi trae origine dal persiano antico. L’espressione Sah mat sta a indicare che il re è morto e accompagna la mossa con cui si conclude una gara che simula intellettualmente la contesa militare. Gli scacchi [...] realizzano idealmente, per mezzo della simulazione bellica, una sintesi tra la conflittualità permanente e inevitabile tra gli uomini, da un lato, e la necessità di evitare la devastazione e le stragi delle guerre, dall’altro. [...] Nella frequentazione rinascimentale del gioco degli scacchi, al di là dell’aspetto pratico e quotidiano e al di là della ricca iconografia che illustra quel gioco in dipinti e incisioni, quando in particolare prevale la riflessione teorica cortigiana, affiora un tratto identitario ben riconoscibile della cultura politica del Rinascimento, rappresentato dall’aspirazione utopistica. [...] La Comparatione del Giuoco delli scacchi all’Arte militare di Luigi Guicciardini si colloca con sagacia e intelligenza in questo quadro così mosso della scrittura politica di prima età moderna. L’edizione condotta da Elena Santagata mette per la prima volta a disposizione del lettore moderno, in forma compiuta, un opuscolo così importante, sin qui singolarmente trascurato (dalla Prefazione di Davide Canfora).
- 978-88-9380-300-7
- 2024
- €25.00
Luigi Guicciardini (1478-1551), fratello maggiore del più noto Francesco, si impegnò nella carriera politica a Firenze come esponente del ceto ottimatizio e in sintonia con i Medici; rivestì magistrature di rilievo fino alla carica di gonfaloniere, ricoperta nel 1527 durante le fasi più aspre della guerra e del Sacco di Roma. Proseguì l’attività pubblica nelle prime fasi del ducato mediceo, col disegno di uniformare il dominio in una giurisdizione unitaria. Accanto agli incarichi di governo, si dedicò alla trattatistica storica ed etico-politica con i due volumi dell’Historia del Sacco di Roma e il dialogo Del Savonarola.
Elena Santagata (1993) svolge attività di ricerca in Italianistica presso l’Università di Bari. Si è dedicata al canone poetico della modernità con studi su Leopardi, i crepuscolari, Gozzano e le sue fonti, su Eugenio Montale. Ha indagato la ricostruzione e l’esegesi dei testi montaliani, pubblicando la monografia «Col rovescio del binocolo». Montale e il sublime del comico (Carocci, 2022). Ha inoltre condotto ricerche sulla prima stagione della letteratura della Resistenza e sulla dimensione del gioco nella letteratura del Rinascimento.