Paul Bourget
DÉCADENCE
Saggi di psicologia contemporanea
a cura di Francesca Manno. Introduzione di Giuliano Campioni
Uno stile di decadenza è quello in cui l’unità del libro si decompone per lasciare posto all’indipendenza della pagina, dove la pagina si decompone per lasciare posto all’indipendenza della frase, e la frase per lasciare posto all’indipendenza della parola.
… quali germi di morte errano invisibili nell’atmosfera della nostra civilizzazione, perché i migliori tra noi presentino così il fenomeno di un appetito del niente pari a quello dei seguaci delle più cupe dottrine dell’estremo oriente? (Bourget)
Da che cosa è caratterizzata ogni décadence letteraria? Dal fatto che la vita non risiede più nel tutto. La parola diventa sovrana e spicca un salto fuori dalla frase, la frase usurpa e offusca il senso della pagina, la pagina prende vita a spese del tutto, – il tutto non è più tutto. Décadence: una parola che tra gente come noi, s’intende, non giudica ma definisce.
- 978-88-8419-341-4
- 2007
- €12.00
Paul Bourget (1852-1935), scrittore e saggista francese, membro dell'Académie française dal 1894. riporta di moda il romanzo psicologico in contrapposizione alla corrente culturale e letteraria del periodo, il naturalismo di Zola. I suoi romanzi gli hanno dato grande fama in Europa. Tra essi si segnalano: Enigma crudele (1885), Il discepolo (1889), Il senso della morte (1915), I nostri atti ci seguono (1927).
Francesca Manno ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in filosofia presso l’Università di Lecce con una tesi dal titolo Tra Nietzsche e Wagner: decadenza e rinascita del teatro francese. Ha pubblicato diversi saggi sulla storia delle idee e l’estetica teatrale, occupandosi in particolar modo della ricezione wagneriana nel teatro francese del ’900 (da Jacques Copeau ad Antonin Artaud). Su questa specifica tematica a breve pubblicherà un volume monografico. Di Bourget sta curando un’edizione dei Nouveaux Essais de Psychologie Contemporaine. Fa parte del gruppo di ricerca nazionale Il lascito di Schopenhauer e di Nietzsche: testi d’archivio, edizioni a stampa e digitali, la biblioteca e del “Centro Interuniversitario Colli-Montinari”.
Giuliano Campioni è professore ordinario di Storia della filosofia all'Università di Pisa. È direttore del «Centro "Colli-Montinari" di Ricerche su Nietzsche e la cultura europea» dell’Università di Lecce, che ha come finalità la promozione della ricerca filologica, storica, bibliografica e teoretica su Nietzsche in particolare e la cultura europea della seconda metà dell’800 in generale. Dirige, con Sandro Barbera e Franco Volpi, la collana “Nietzscheana” (ETS, Pisa). È curatore e responsabile dell'edizione italiana Colli-Montinari delle Opere e dell'Epistolario di Nietzsche. Ha compiuto in particolare studi sulla filosofia e sulla cultura tedesche e francesi dell'Ottocento e del Novecento.