Fra tutte le creature non v’è spettacolo così meraviglioso né miracolo tanto riguardevole della donna, al punto che si dovrebbe essere ciechi per non vedere chiaramente che Dio radunò tutta la bellezza di cui è capace l’intero universo e glie la diede, acciò che ogni creatura abbia buone ragioni per stupirsi di lei e riverirla ed amarla (H.C. Agrippa)
978-88-8419-340-7
2007
€10.00
Heinrich Cornelius Agrippa von Nettesheim
(1486-1535), medico e astrologo tedesco, autore neoplatonico e umanista. Si iscrisse alla facoltà di arti all'università di Colonia nel 1499 e concluse con successo gli studi nel 1502. Intorno ai vent’anni Agrippa cominciò ad occuparsi di alchimia e per qualche mese studiò la cabbala in compagnia dell'abate benedettino Johann Heidenberg, meglio conosciuto oggi come Tritemio, presso il monastero St. Jakob di Würzburg. Nel 1509 iniziò ad insegnare all’Università di Dole in Francia sul De verbo mirifico di Johannes Reuchlin. In meno di un anno fu costretto ad andarsene dalle Fiandre a causa dell’accusa di eresia da parte del capo dei francescani Jean Catilenet. Nel 1510 mandò la prima bozza del suo De occulta philosophia libri tres a Tritemio che gli fece i suoi complimenti ma gli consigliò di mantenere lo scritto più o meno segreto. Nel 1511 per un certo tempo fu al servizio di Massimiliano I facendosi valere anche nell’arte militare. Combatté nella Lega di Cambrai contro la Repubblica di Venezia ed in seguito ricevette il titolo di Cavaliere per atti di coraggio.