Albino Galvano
DIAGNOSI DEL MODERNO
Scritti scelti (1934-1985)
a cura di Alessandra Ruffino
Studioso, pittore e critico dagli interessi vastissimi e dall’immensa cultura, Albino Galvano è stato un uomo di pensiero atipico nell’ambito della cultura italiana del Novecento. Per offrire a lettori e studiosi la possibilità di accedere a una significativa parte degli scritti di un autore dall’irriducibile autonomia di giudizio, sono ora stati selezionati e raccolti 33 testi suddivisi in otto sezioni. Spaziando tra estetica, filosofia, critica d’arte, letteratura, psicoanalisi, storia dell’arte orientale, Galvano – senza mai temere la marginalità e l’inattualità (non nascose mai, ad esempio, che Evola, Guénon e Jung avevano contato per lui più di Kant, Croce o Gentile) – è stato un lucido testimone del suo tempo e un acuto interprete di quella «genesi per opposizione» che, attraverso il passaggio Simbolismo-Art Nouveau-astrattismo, ha aperto all’età contemporanea e alle sue tante contraddizioni, illusioni e disillusioni. Non abbastanza conosciuta nemmeno in Italia, l’opera di questo intellettuale di levatura europea merita di essere riportata all’attenzione per poterne studiare e apprezzare la qualità e l’originalità rare.
- 978-88-8419-873-0
- 2018
- €28.00
Albino Galvano (Torino, 1907-1990), intellettuale, critico d’arte, pittore, docente di Filosofia nei licei. Laureato in Pedagogia delle religioni, affiancò agli interessi artistici e filosofici la passione per le civiltà lontane e per tematiche spiritualistiche ed esoteriche. Allievo di Casorati dal 1928 al 1930, come pittore, tra 1930 e 1956 ha partecipato a sei Biennali di Venezia e a due Quadriennali di Roma, aderendo tra 1950 e 1953 al Movimento di Arte Concreta. Ha animato la vita culturale della sua città, facendosi promotore dell’Unione Culturale e coltivando amicizie durate per tutta la vita con figure di ‘atipici’ a lui affini: Carlo Mollino, Italo Cremona, Carol Rama, Edoardo Sanguineti (che fu suo allievo al liceo). Come studioso e critico, senza mai conseguire l’ampio riconoscimento che avrebbe meritato, ha pubblicato circa 250 contributi, tra cui spiccano i due saggi Per una armatura (1960) e Artemis Efesia. Saggio sul politeismo greco (1967).
Alessandra Ruffino dottore di ricerca formatasi all’Università di Parma, studia i rapporti tra arti figurative e letteratura. Ha lavorato all’Università di Torino e firmato molti contributi storico-critici. Per i tipi di Aragno ha pubblicato Ideogrammi per un viaggio nell’anima in Barocco (2010) e Mollino fuoriserie (2015). Giornalista pubblicista, collabora con «Il Giornale dell’Arte», oltre a esser attiva nell’ambito della divulgazione come consulente d’istituzioni pubbliche e private e nell’editoria.