Luigi Bonanate
DIPINGER GUERRE
La guerra è il luogo della violenza e della potenza, della distruzione e della politica. Essa ha dato vita a un’infinità di opere d’arte, che hanno cercato di disvelarne il segreto: come sia possibile che alla dimensione più drammatica della vita umana si possa accostare la ricerca appassionata del bello. La pittura ha raffigurato la guerra discutendola in termini morali, ideologici o estetici, realizzando alcune delle opere più celebri di tutta la storia dell’arte (come lo è Guernica), ed è diventata uno dei più potenti mezzi di comunicazione e di dibattito di cui le società possano disporre. Da Piero della Francesca ai più recenti e provocatori sperimentalismi, guerra e pittura si mettono continuamente e reciprocamente in discussione. Nelle sue tre parti, questo libro affronta i problemi metodologici implicati nella determinazione di un genere pittorico; la storicità delle manifestazioni pittoriche nel corso dei secoli; la stupefacente corrispondenza tra arte e natura, tra premonizione e denuncia, tra verità e immaginazione, cui l’intreccio tra guerra e pittura dà vita. Che le guerre abbiano fatto nascere alcune delle più straordinarie manifestazioni pittoriche della storia è davvero un mistero — e anche una meraviglia.
- 978-88-8419-786-3
- 2016
- €30.00
Luigi Bonanate è professore emerito nell’Università di Torino, socio dell’Accademia delle Scienze di Torino e Medaglia d’oro dei benemeriti della cultura e dell’arte. Ha insegnato Relazioni internazionali per più di 40 anni, e tiene corsi alla Scuola di studi superiori Ferdinando Rossi dell’Università di Torino, alla Facoltà di Scienze strategiche e a quella teologica dell’Italia settentrionale. Il suo primo libro era stato La politica della dissuasione (1972); i più recenti Anarchia o democrazia (2015) e Dipinger guerre (2016). Per i tipi di Aragno ha curato l’edizione di scritti di H. de Balzac, R. Rolland, R. Serra, D. Galimberti e L. Rèpaci, N. Revelli.