Roberto Rossi Precerutti
DOMENICA DELLE FIAMME
Già i titoli delle quattro sezioni di cui si compone questa nuova – fulgida, severa – raccolta di Roberto Rossi Precerutti (Ballate del lume oscuro; Dentro la luce; Preghiera al sole di giustizia; Domenica delle fiamme) ci avvicinano all’essenza fiammea, araldica, ossimorica del libro. Fedele a un’idea di poesia come ricerca dell’assoluto, arduo esercizio formale sull’esempio degli amati poeti trobadorici (da lui recentemente tradotti) e della grande esperienza della lirica simbolista francese (Rimbaud e Mallarmé sopra tutti), Rossi Precerutti campisce di ori, fuochi, bagliori gemmati, filamenti di luce pressoché ogni pagina del libro: così che dallo shakespeariano «doppiero / della morte» giungiamo, per approssimazioni, slanci, cadute, «spere // di memoria», in virtù di una lingua di austera energia figurativa e visionaria, allo «sfolgorio della fatalità» su cui si chiude, con l’immagine della Natività (una Natività, si può azzardare, alla Lorenzo Lotto), l’intera raccolta. Rossi Precerutti non teme di confrontarsi con la sostanza precaria, lacerata dell’anima moderna; non ritrae gli occhi, feriti, spesso sgomenti, dall’abisso di un suo «Ade domestico»; si muove anzi per «bastioni di cemento», «Lari d’atrii dispersi, abbandonati», inoltrandosi poco a poco nella pasta infera, cruenta delle città che abitiamo. Eppure, sa anche volgere gli occhi alle «Ronzanti / celle celesti», trasformare il dolore in preghiera, «la materia inerte del cuore» nelle forme salvifiche di una lunga storia poetica, di cui il sonetto – da sempre così congeniale alla sua ispirazione – gli appare come un vaso consacrato, una forma già in sé compiuta dello spirito.
G.P.
- 978-88-8419-706-1
- 2016
- €10.00
Roberto Rossi Precerutti poeta, scrittore, critico letterario e saggista, è nato a Torino da una famiglia piemontese di antica origine. Il suo esordio poetico è costituito dalla raccolta Entrebescar (1982), alla quale hanno fatto seguito Falso paesaggio (1984), Anagrammi (1988), Musiche da cantar solo (1994), Stella del perdono (2002). Negli anni Novanta collabora con la rivista «Poesia», dove compaiono suoi contributi poetici e critici e numerose traduzioni dal francese, dal provenzale, dal catalano e dallo spagnolo. In quegli anni escono anche le sue raccolte poetiche maggiormente significative: Una meccanica celeste (2000, Premio Lorenzo Montano 2001), Elogi di un disperso mattino (2003), Rovine del cielo (2005, Premio Mondello 2006; Premio Val di Comino 2009), La legge delle nubi (2012), Rimarrà El Greco (2015, finalista al Premio Viareggio 2015) e le antologie Le più belle poesie di Stéphane Mallarmé (1994), Le più belle poesie di Arthur Rimbaud (1995), Torino art nouveau e crepuscolare (2006). Ha inoltre pubblicato la suite Lezioni di tenebre su «Nuovi Argomenti» (1999), la silloge poetica Spose celesti (2006) e l’antologia Poeti per Torino (2008). Vinse molta bellezza (2015) e Domenica delle fiamme (2016) sono i suoi libri di versi più recenti.