Bruno Visentini
DUE ANNI DI POLITICA ITALIANA (1943-1945)
a cura di Sandro Gerbi
L’opuscolo di Bruno Visentini sulla lotta politica in Italia nel biennio 1943-45, qui riproposto per la prima volta dopo settant’anni, è apparso ‘a caldo’ nell’estate del ’45. Ma in seguito è stato pressoché dimenticato dagli studiosi del Partito d’Azione. Il momento era cruciale. Ferruccio Parri aveva appena ottenuto l’incarico di presidente del Consiglio e i militanti del PdA speravano che il suo governo di grande coalizione potesse dare il via a una stagione di importanti riforme. Mera illusione, che svaporerà già in novembre, con la caduta di Parri e l’inizio dell’era De Gasperi. Visentini ripercorre, con sapienza politica e giuridica, gli snodi cruciali del periodo precedente: dal 25 luglio ’43 all’8 settembre; dalla togliattiana «svolta di Salerno» ai governi Badoglio e Bonomi; dalla Liberazione all’insediamento di Parri. Domina nel pamphlet la «questione istituzionale», cavallo di battaglia del PdA, irremovibile nella scelta repubblicana. Che sin dall’8 giugno del ’44 verrà fatta propria da tutti e sei i partiti del Cln (nonostante gli ondeggiamenti di Dc e Pci). E che finirà per prevalere nel referendum del 2 giugno ’46.
- 978-88-8419-675-0
- 2014
- €10.00
Bruno Visentini (Treviso, 1914-Roma, 1995), nel ’35 si laureò in Giurisprudenza all’Università di Padova. Antifascista militante sin dagli anni universitari, nel ’42 partecipò con Ugo La Malfa e altri alla nascita del Partito d’Azione. A Roma, durante l’occupazione tedesca, si occupò di stampa clandestina. Nel dopoguerra fu sottosegretario alle Finanze nel primo governo De Gasperi, ma ben presto abbandonò la politica attiva, dedicandosi alla professione legale e assumendo incarichi prestigiosi in ambito societario (vicepresidente dell’Iri e presidente dell’Olivetti). Solo nel ’72 tornerà agli ‘antichi amori’, risultando eletto alla Camera e al Senato per oltre un ventennio, nelle liste del Pri. In quel periodo fu ministro delle Finanze (1974-76; 1983-87) e del Bilancio (1979). Uscito dal Partito repubblicano, di cui era stato a lungo presidente, nel ’94 sarà di nuovo eletto senatore a Venezia nello schieramento antiberlusconiano.
Sandro Gerbi (1943), storico e giornalista, ha pubblicato fra l’altro: Tempi di malafede. Piovene e Colorni (1999, 2012); Raffaele Mattioli e il filosofo domato (2002, 2017); Mattioli e Cuccia (2011); e, con Raffaele Liucci, Indro Montanelli (2014). Per l’editore Aragno, ha curato scritti di Vergani, Piovene, Malagodi, Baffi, Cuccia, Visentini, Antonello Gerbi. Per due decenni ha collaborato alle pagine culturali del «Sole 24 Ore» e del «Corriere della Sera».