Luigi Mascheroni
ELOGIO DEL PLAGIO
Storia, tra scandali e processi, della sottile arte di copiare da Marziale al web
Chi ha detto che il plagio è un delitto? La scrittura – come la pittura, il cinema, la musica – da sempre si nutre di ispirazioni, prestiti e contaminazioni. Dagli antichi ai postmoderni, tra scandali, accuse, processi, casi editoriali e polemiche giornalistiche, quella del plagio è una lunga storia di echi, calchi, scopiazzature, “citazioni”. Dagli autori classici alla narrativa di consumo, dai premi Nobel ai bestselleristi, dagli accademici alle grandi penne, dai romanzieri di culto a quelli di moda, tutti in qualche modo “copiano”: alcuni in maniera elegante, altri spudoratamente. Ma è davvero un crimine? Il plagio, quando non è puro copia-e-incolla ma rielaborazione creativa di un “originale”, può sortire effetti artistici sorprendenti. Catullo si ispirò alla vena poetica di Saffo, La Fontaine lesse molto bene Esopo, Molière usò un po’ troppo disinvoltamente Plauto. E poi ci sono Charles Dickens, Bertolt Brecht, Stephen King… E da noi? Emilio Salgari plagiò per denaro, Luigi Pirandello per andare in fretta in cattedra, Enzo Siciliano per “distrazione”, Susanna Tamaro senza accorgersene, Melania Mazzucco “per caso”… Insomma, dal copiare non si salva nessuno, o quasi. Del resto, senza il plagio la letteratura sarebbe molto più povera, e il giornalismo non esisterebbe neppure. Perché, come diceva quel tale che sul tema era molto ferrato, «i veri geni copiano».
- 978-88-8419-736-8
- 2015
- €20.00
Luigi Mascheroni è nato a Varese, nel 1967. Giornalista, ha lavorato per il «Domenicale» del «Sole24Ore», il «Foglio» e, dal 2001, per il «Giornale». Scrive di cultura, politica e costume. Ha una cattedra di Teoria e tecniche dell’informazione culturale all’Università Cattolica di Milano. Bibliomane, possiede oltre ventimila libri. Ha scritto nel 2010 il pamphlet Manuale della cultura italiana (1881), un dizionario sui luoghi comuni dei salotti intellettuali; nel 2012 Scegliere i libri è un’arte. Collezionarli una follia sulle follie bibliofile; e nel 2014 Consigli impertinenti per il vero intellettuale da salotto. Per alcuni anni ha tenuto un blog di videorecensioni.