Rangoon, Jaipur, Agra, Kyoto, Fujian... Un architetto attraversa l’Oriente sollevando al suo passaggio visioni, incanti, immagini stratificate di culture differenti. È un Oriente che ancora trasmette fascino, nonostante l’universale digestione globalizzante del consumismo. Quello che Sottsass riesce a dirci del mondo lo trova prima di tutto dentro di sé. Per questo le pagine, con grande freschezza e candore, intrecciano la storia degli uomini con la vasta umanità dell’immaginazione. «Ho visto i dolmen e poi le antiche stupas buddiste – una mezza sfera perfetta di terra sul cadavere dell’uomo che aveva detto cose consolanti e si era comportato bene – e ho visto tra gli ulivi le pietre cadute dei templi della Grecia e anche le pietre di Corinto, città di etere, e anche ho visto le chiese bizantine piccole come giocattoli...». Alcuni di questi scritti sono inediti, altri sono apparsi su «Domus», «Terrazzo» e altre riviste dal 1962 al 1999. Per la prima volta raccolti in volume, questi Esercizi di viaggio ci portano a scoprire lo scrittore Sottsass che abita dentro l’architetto Sottsass.
- 978-88-8419-038-X
- 2000
- €11.36
Ettore Sottsass nasce a Innsbruck nel 1917. Si laurea in architettura a Torino nel 1939. La sua attività di designer ha risonanza internazionale già negli anni ’60 con alcuni progetti per la Olivetti, esposti in molti musei del mondo. Negli anni ’80 fonda il gruppo “Memphis”. Come architetto ha costruito negli Stati Uniti, in Cina, Giappone e in molti altri paesi. Tra le numerose mostre ricordiamo quella al Moma del 1972 e la grande retrospettiva al Beauburg del 1994.