La poesia di Raffaele Nigro si nutre, come la sua narrativa, di una materia antropologica in cui si fondono realtà sociale (memoria), immaginazione fantastica (cultura onirica della tradizione lucana) e grazia ludica. Per la prima volta Nigro, che in tutta la sua letteratura ha fatto sapiente uso della gnome dialettale, utilizza la lingua lucana come unica fonte di espressività musicale ed etica; e le poesie di Falene risultano, come dice Andrea Di Consoli nella postfazione, «equilibrate in una splendida armonia di forma e contenuto», dove il linguaggio colto e il linguaggio popolare convivono in un perfetto equilibrio lirico.
978-88-8419-234-X
2006
€12.00
Raffaele Nigro
(Melfi, 1947) vive a Bari, dove è caporedattore alla Rai. È autore di romanzi tradotti in molte lingue: I fuochi del Basente (1987, Premio SuperCampiello e Premio Napoli), La baronessa dell’Olivento (1990), II piantatore di lune (1991), Ombre sull’Ofanto (1992, Premio Grinzane Cavour), Dio di Levante (1994), Adriatico (1998) e Desdemona e Cola Cola (2000). Ha pubblicato inoltre un Diario mediterraneo (2001, Premio Cesare Pavese) e saggi sulla letteratura italiana del Quattrocento e del Cinquecento.