Carlo Mollino
FRAMMENTI FATTI REGIME
Scritti letterari
a cura di Alessandra Ruffino
A metà anni Trenta, mentre esordiva come architetto, Carlo Mollino si cimentò con la narrativa pubblicando la biografia fittizia Vita di Oberon (1933) e il romanzo d’avventure L’amante del Duca (1934-1936), rimasti incompiuti. La presente raccolta, che include il Frammento dall’«Agonia degli Apollidi» (1932), Del drago da passeggio (1963) e la principale testimonianza a stampa degl’interessi occultistici dell’autore Nuova astrologia (uscita sotto pseudonimo nel ’49), scopre nelle prove letterarie di Mollino gli antefatti della sua attività a venire. Alla «ricerca di rapporti difficili e inevitabili» e pervaso dall’amore del Doppio, il non finito dell’antinarrativa molliniana denota lo stesso tipo di tensione che prende corpo nella linea a inflessione infinita dell’arabesco, tipica delle sue architetture. Recettiva a modelli ultimo grido (Cocteau, Realismo magico, Neofuturismo), come a quelli popolari (feuilleton esotici, Western) o irriducibili a schema (Savinio, Roussel), la scrittura di Mollino traduce il concetto conradiano del «frammento fatto regime», caro all’architetto letterato che nella Torino engagée di quel tempo sdegna militanze e affiliazioni, onorando – lui supremo bizzarro – il solo ideale dell’arbitrio creativo.
- 978-88-8419-667-5
- 2014
- €18.00
Carlo Mollino (Torino 1905-1973), architetto, designer, professore, fotografo, pilota acrobatico, maestro di sci e molto altro, come architetto operò soprattutto tra Piemonte e Val d’Aosta, tra le sue opere maggiori si ricordano, nella capitale subalpina, la Società Ippica Torinese (1937-1940, demolita nel 1960), la Camera di Commercio (1964) e il Teatro Regio (1973). La personalità non convenzionale di Mollino, improntata a un genio indipendente e irrequieto, si riflesse anche negli scritti teorici, notevoli per l’intelligenza delle prospettive critiche da essi dischiuse, tra cui fanno spicco Il messaggio dalla camera oscura (1945) e Architettura, arte e tecnica (1947, con Franco Vadacchino).
Alessandra Ruffino dottore di ricerca formatasi all’Università di Parma, studia i rapporti tra arti figurative e letteratura. Ha lavorato all’Università di Torino e firmato molti contributi storico-critici. Per i tipi di Aragno ha pubblicato Ideogrammi per un viaggio nell’anima in Barocco (2010) e Mollino fuoriserie (2015). Giornalista pubblicista, collabora con «Il Giornale dell’Arte», oltre a esser attiva nell’ambito della divulgazione come consulente d’istituzioni pubbliche e private e nell’editoria.