Sandro Gerbi
GIORGIO AMBROSOLI
Nel nome di un'Italia pulita
a cura di Sandro Gerbi
L’attuale volume presenta quattro studi del tutto nuovi, che contribuiscono ad approfondire la figura esemplare di Giorgio Ambrosoli, un simbolo di quell’«Italia civile» che va scomparendo. Il primo saggio è un partecipe profilo del padre, steso da Umberto Ambrosoli, il quale ripercorre la formazione dell’avvocato fino all’incarico di liquidatore della Banca Privata Italiana. Nel secondo saggio, Gianfranco Modolo, storico inviato dell’«Espresso» e di «Repubblica», narra la storia di Sindona fino all’assassinio di Ambrosoli, facendo ricorso ai propri ricordi di testimone privilegiato, che ha avuto contatti diretti e personali con entrambi. Quindi l’ex magistrato Giuliano Turone espone per la prima volta – in un saggio rigoroso, che si basa su una gran mole di documenti giudiziari, anche inediti – l’iter delle indagini sull’omicidio Ambrosoli, di cui è stato, con Gherardo Colombo, uno dei protagonisti. Infine, Salvatore Bragantini, già commissario della Consob e attualmente commentatore economico del «Corriere della Sera», percorre rapidamente trent’anni di scandali finanziari italiani, nella vana ricerca di quel rigore etico che caratterizzò il lavoro di Giorgio Ambrosoli. Nella seconda parte del volume, vengono riproposti scritti già noti, ma di non facile reperibilità e utili per completare il quadro descritto. Gli autori sono Annalori Ambrosoli, Corrado Stajano, Silvio Novembre e Marco Vitale.
- 978-88-8419-443-5
- 2010
- €12.00
Sandro Gerbi (1943), storico e giornalista, ha pubblicato fra l’altro: Tempi di malafede. Piovene e Colorni (1999, 2012); Raffaele Mattioli e il filosofo domato (2002, 2017); Mattioli e Cuccia (2011); e, con Raffaele Liucci, Indro Montanelli (2014). Per l’editore Aragno, ha curato scritti di Vergani, Piovene, Malagodi, Baffi, Cuccia, Visentini, Antonello Gerbi. Per due decenni ha collaborato alle pagine culturali del «Sole 24 Ore» e del «Corriere della Sera».