Giuseppe Bonura
I BARBONI DELLA REGINA
Premio Frontino 2004
I barboni di questo romanzo, a differenza di quelli di Beckett, non aspettano alcun Godot. Vagabondano in una Milano surreale e insieme realistica, cercano quello che cerca ogni persona: la felicità. L’estroso Bruschetta dipinge quadri improponibili, il bellicoso Ganascia sogna di compiere un’impresa pantagruelica; poi c’è la regina Vittoria, donna di due quintali al netto dei braccialetti di ferro e delle collane di pietra grezza; e infine Tosino, il più giovane di tutti, venuto a Milano per cercare il padre, fuggito con Rosa Pepata, prostituta dalla bellezza sconvolgente e dall’infallibile fiuto per gli affari. A raccontare la storia è proprio Tosino, dai favolosi anni Sessanta ai giorni nostri, in un crescendo di episodi esilaranti, con uno stuolo di personaggi stralunati e inquietanti, che rivelano il fondo amaro della satira civile. Giuseppe Bonura riprende la tradizione del romanzo picaresco, rinnovando la comicità allegorica di Pian della Tortilla di Steinbeck e la stralunata visionarietà di Zavattini e Calvino.
- 978-88-8419-174-2
- 2004
- €13.00
Giuseppe Bonura d’origine marchigiana, vive e lavora a Milano. Narratore e critico letterario, è autore, tra l’altro, dei romanzi: Il rapporto (1968), Morte di un senatore (1973), Per partito preso (1978), La ragazza dalla luna storta (1982), Il segreto di Alias (1984), La vita astratta (1987), La castità dell’ospite (1990), I custodi del silenzio (1992), L’impurità (2005). Per i tipi di Aragno ha pubblicato: Le notti del cardinale (Selezione Premio Grinzane Cavour 2000), La congiura di Maralto (2002), I barboni della regina (Premio Frontino 2004).