Nuto Revelli
I CONTI CON IL NEMICO
Scritti di Nuto e su Nuto Revelli
a cura di Luigi Bonanate
Attorno a quella di Nuto Revelli (con la sua lectio magistralis all’Università di Torino, e la conversazione registrata e sbobinata del suo incontro con gli studenti di Marburg) sono qui raccolte le voci di alcuni che gli furono vicini, collaborarono con lui nelle ricerche, ne discussero insieme, e ai quali si affezionò, e di altri che invece lo hanno conosciuto soltanto attraverso gli scritti e la parola. Il punto di incontro per tutti loro è stato la singolarissima avventura, un po’ trovata per caso un po’ perseguita e inseguita, del soldato tedesco Rudolf Knaut, scomparso nella campagna cuneese nella primavera del 1944, ucciso e non seppellito, intorno al quale convergono i fili problematici della natura delle guerre, del significato della morte, temuta data e subita, della lotta e della politica, che difficilmente possono essere disgiunte e quando lo sono è purtroppo sempre a vantaggio della prima. Nel ricordo di Nuto Revelli, i collaboratori di questo volume vogliono sperare non soltanto che i suoi ammaestramenti rimangano ben presenti a tutti noi e si diffondano, ma anche che — in un certo senso — grazie al suo modello riusciamo a superare le difficoltà che il mondo della democrazia della pace e dei diritti sta attraversando e forse sempre attraverserà. Il disperso di Marburg è al centro di questo volume nel quale sono rappresentati e discussi i moltissimi profili umani e violenti, ideali e dolorosi, familiari e universali, che trovano nella figura di un soldato tedesco le condizioni nelle quali Nuto Revelli riesce infine a fare i conti con il nemico.
- 978-88-8419-495-4
- 2011
- €17.00
Nuto Revelli (Cuneo, 1919-2004), prima alpino nella campagna di Russia e poi capo-partigiano nelle vallate del cuneese. Ha sempre vissuto a Cuneo, da cui si è mosso per un'infinità di dialoghi, colloqui, conversazioni, lezioni: con i giovani delle scuole prima e più che tutto, poi, con amici politici e molto meno con avversari. Ognuno dei suoi libri ha lasciato una traccia indelebile nel proprio ambito: sulla guerra sono indimenticabili La guerra dei poveri, La strada del Davai, L’ultimo fronte. Lettere di soldati caduti o dispersi nella seconda guerra mondiale; la società contadina e il suo aspro mondo sono ricostruiti in Il mondo dei vinti. Testimonianze di vita contadina, e L’anello forte. La donna. Storie di vita contadina.
Luigi Bonanate è professore emerito nell’Università di Torino, socio dell’Accademia delle Scienze di Torino e Medaglia d’oro dei benemeriti della cultura e dell’arte. Ha insegnato Relazioni internazionali per più di 40 anni, e tiene corsi alla Scuola di studi superiori Ferdinando Rossi dell’Università di Torino, alla Facoltà di Scienze strategiche e a quella teologica dell’Italia settentrionale. Il suo primo libro era stato La politica della dissuasione (1972); i più recenti Anarchia o democrazia (2015) e Dipinger guerre (2016). Per i tipi di Aragno ha curato l’edizione di scritti di H. de Balzac, R. Rolland, R. Serra, D. Galimberti e L. Rèpaci, N. Revelli.