Massimo Raffaeli
I FASCISTI DI SINISTRA
Premio Giuria Viareggio-Rèpaci 2014
Il fascismo non è stato una mascherata ma una dittatura di classe e, nello stesso tempo, un dispositivo biopolitico. Presi in mezzo alla generazione fascistissima, alcuni fra i grandi narratori italiani del Novecento (da Vittorini a Bilenchi, da Cassola a Pratolini e Bassani) hanno tradotto il fascismo nel motivo ispiratore di un romanzo di formazione poi concluso da ognuno con una scelta dichiaratamente antifascista. Quel drammatico passaggio di fase è il tema dominante della raccolta saggistica di Massimo Raffaeli che ne rintraccia la memoria negli autori del dopoguerra (per esempio Paolo Volponi e Luigi Di Ruscio) disposti a interrogare il lascito della cosiddetta “autobiografia italiana” fra il boom economico e gli anni della globalizzazione. Disposti a mosaico ma intramati dall’interno, scritti in stile netto e affilato, i saggi di cui si compone I fascisti di sinistra propongono, in controtendenza, un libro di vera e propria critica militante.
- 978-88-8419-671-2
- 2014
- €15.00
Massimo Raffaeli scrive da decenni di critica letteraria su quotidiani e riviste, collabora ai programmi di Radio3 Rai e della Radio Svizzera italiana. Ha curato testi di autori italiani e ha tradotto dal francese. Parte della sua produzione è raccolta in diversi volumi, fra cui Novecento italiano (2001) e Bande à part. Scritti per ‘Alias’ (2011, “Premio Brancati”).