Ugo Ojetti
I TACCUINI
1914-1943
Molti sono i pregi del testo che qui si ripropone, e che è lecito intendere come la parte in luce di altre migliaia di fogli ancora in attesa di studio. Un diario d’epoca, intanto, ma arguto, talora malizioso, capace di svariare da un intimismo non privo di ansie a una ricognizione pubblica di inconsueta vastità. Il quadro è dir poco imponente: vi spiccano i ritratti di Mussolini, di D’Annunzio appena prima della morte, di Benedetto Croce, della famiglia Savoia nel corso di molteplici visite a corte. Però accompagnati da una folta schiera di figure a contorno, ministri, capitani d’industria, banchieri, giornalisti di grido, che dal crepuscolo dell’età liberale si snoda ben dentro il fascismo. Per rendere piena ragione dei commenti ojettiani, il prefatore ha consultato archivi, esplorato carteggi, così che nulla delle originarie prudenze e delle espunzioni decise dai familiari al primo emergere di queste note rimanesse occulto.
- 978-88-8419-989-8
- 2019
- €35.00
Ugo Ojetti (Roma 1871 – Firenze 1946) è un indiscusso protagonista della scena culturale italiana tra la fine dell‘800 e la prima metà del ‘900. Firma prestigiosa del Corriere della Sera, e maestro di bella prosa, lo troviamo al crocevia di molti ruoli: cronista a tutto campo, esperto di letteratura e di critica d’arte, scrittore in proprio di romanzi e novelle, ma anche viaggiatore, fondatore di riviste, promotore di collane editoriali, Accademico d’Italia. La sua parabola politica, da un giovanile socialismo a un cauto e poi dichiarato costeggiamento del regime mussoliniano, esemplifica al meglio gli slanci e le suggestioni autoritarie che travagliarono gli intellettuali della prima generazione dopo l’Unità nazionale. Non poche sono le condiscendenze che gli sono imputate, le miopie classicheggianti, le disinvolture di giudizio, ma resta una voce imprescindibile per chi voglia affrontare in visione intera il ventennio tra le due guerre.
Bruno Pischedda insegna Produzione letteraria nell’Italia otto/novecentesca presso l’Università degli studi di Milano. È stato direttore del mensile «Linea d’ombra» e collaboratore per l’inserto domenicale di «Il Sole 24 Ore». Tra i suoi saggi: La grande sera del mondo. Romanzi apocalittici nell’Italia del benessere (2004); Mettere giudizio. 25 occasioni di critica militante (2006); Scrittori polemisti. Pasolini, Sciascia, Arbasino, Testori, Eco (2011). È anche autore di due romanzi: Com’è grande la città (1996, 2008) e Carùga blues (2003).