Henry Millon de Montherlant
IL BESTIARIO CELESTE
Nel 1941, su «Le Gerbe» e sulla «Nouvelle Revue Française», diretta da Pierre Drieu La Rochelle, apparve Le Solstice de juin, in cui Montherlant auspicava che i tedeschi – eredi ideali di Licinio sconfitto da Costantino – giungessero a far sventolare la «ruota solare» della bandiera nazionalsocialista su Notre-Dame de Paris, per instaurare un nuovo ordine. Se nella svastica, simbolo con i suoi quattro bracci dell’avvicendarsi stagionale, il grande scrittore vedeva la sua idea di «alternance», la sua multiforme personalità starebbe certo stretta nella rigida divisa del nazista; mentre il suo relativismo non declinò mai in forme di scetticismo soggettivo, come in Montaigne, Renan e Gide, ricordando più da vicino la filosofia alla base dell’I Ching. Tutti questi elementi convergono nel Bestiaire Céleste, in cui pure affermerà: «credo [all’astrologia] non credendoci, come faccio con tante altre cose».
- 978-88-9380-283-3
- 2024
- €16.00
Henry Millon de Montherlant (1896-1972), scrittore e drammaturgo francese, espresse nei suoi primi romanzi una concezione eroica dell’esistenza influenzata da Nietzsche, ma anche il culto della rinuncia come dominio di sé. Fu inoltre autore di saggi e di tragedie ‘cristiane’ e ‘profane’, quasi tutte tradotte in italiano. Dal 1960 al 1972 fu accademico di Francia. Ammalatosi gravemente, si tolse la vita. Oltre a Port-Royal (1954), tra le sue opere si ricordano: La relève du matin (1920); Le songe (1922); La petite infante de Castille (1929); Service inutile (1935); La reine morte (1942); Le maître de Santiago (1948); La ville dont le prince est un enfant (1951); Malatesta (1950); Celles qu’on prend dans ses bras (1950); Brocéliande (1956); Don Juan (1958); Le cardinal d’Espagne (1960).
Giuseppe Balducci (1992) ha studiato presso l’Università degli Studi di Bari, dove si è laureato in Lettere con una tesi sulla sezione di emblematica del Fondo speciale «Mario Praz» (Fondazione Primoli, Roma) presso la cattedra di Bibliografia e Biblioteconomia. Si è occupato di narrativa e saggistica italiana e straniera, con contributi, tra gli altri, su Mario Praz, Pierre Loti e Henry de Montherlant. Ha curato, tra le altre, le seguenti edizioni: Mario Praz, Misteri d’Italia (Torino, 2022); Marcel Proust, Soggiorno a Venezia (Milano, 2022); Pierre Loti, Uomo di mare (Torino, 2023); Henry de Montherlant, Giulio Cesare. Dialogo con un’ombra (Torino, 2023). È membro della Society for Emblem Studies (Utrecht University) e della Bibliographical Society of America (BSA).
Giovanni Balducci (1988), saggista, ha curato tra gli altri Soggiorno a Venezia (Luni, Milano) di Marcel Proust e Fede e avvenire (Bonanno, Acireale-Roma) di Giuseppe Mazzini. Suoi scritti sono apparsi su «CulturaIdentità», «Barbadillo», il «Sole24Ore». È autore dei saggi La vita quotidiana come gioco di ruolo (Mimesis, Milano-Udine) e Sotto la cupola del vero. Breviario della Tradizione (Solfanelli, Chieti).