Pietro Pomponazzi
IL FATO, IL LIBERO ARBITRIO E LA PREDESTINAZIONE
a cura di Vittoria Perrone Compagni
2 TOMI INDIVISIBILI
ll De fato, de libero arbitrio et de praedestinatione di Pietro Pomponazzi, completato nel 1520 a pochi mesi di distanza dal De incantationibus, ebbe una immediata e vivace circolazione manoscritta. Ma, come il De incantationibus e a differenza dello "scandaloso" De immortalitate animae del 1516, non fu mai fatto stampare dall’autore – né nell’immediato, né più tardi, all’interno della raccolta veneziana Tractatus acutissimi, utillimi et mere peripatetici del 1525, in cui erano ripubblicati gli scritti fino al 1519 con l’aggiunta del De nutritione et augmentatione del 1521. Si pubblica qui la prima traduzione integrale in italiano di uno dei due testi che Pomponazzi rinunciò a stampare, corredata da note e da un lungo saggio introduttivo di Vittoria Perrone Compagni.
- 978-88-8419-217-X
- 2004
- €60.00
Pietro Pomponazzi (1462-1525), dopo aver conseguito nel 1487 la laurea in medicina, fu dal 1488 magister artium a Padova e dal 1499 insegnante di filosofia naturale. Principale rappresentante dell’aristotelismo eterodosso cinquecentesco, dopo essersi occupato di logica e di fisica scrisse il trattato De immortalitate animae (1516), cui seguì una Apologia (1518) e un Defensorium adversus Niphum (1519) in risposta alle polemiche suscitate dalla sua opera. Nel 1520 scrisse il De naturalium effectuum admirandorum causis sive de incantationibus (1556), e il De fato, libero arbitrio et praedestinatione.
Vittoria Perrone Compagni è professore straordinario di Storia della Filosofia del Rinascimento presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze. Le sue ricerche riguardano la storia della magia nel Medioevo e nel Rinascimento e la filosofia di Pietro Pomponazzi. Ha curato l’edizione del De occulta philosophia di Cornelio Agrippa di Nettesheim e la traduzione italiana delle opere maggiori di Pomponazzi. È co-direttore della sezione “Hermes Latinus” nella collezione del “Corpus Christianorum” (Brepols). Tra le sue più recenti pubblicazioni, ricordiamo: Ermetismo e Cristianesimo in Agrippa. Il “De triplici ratione cognoscendi Deum” (Firenze, 2005).