Il gusto di criticare raccoglie trentacinque saggi controcorrente; analisi contropelo (a volte ironiche) delle opere, tra l’altro, di Calvino e Levi, di Parise e Volponi, della Ginzburg e La Capria, di Moravia e Pasolini. Scrive l’autore: «Il silenzio, che è la forma peggiore di condanna, va riservato a testi che ci abbiano lasciati indifferenti, senza suscitare nessuna reazione né di piacere né di dispiacere, ma solo di noia. Quando invece una reazione ci sia stata, sia pure di insofferenza, irritazione, risentimento, allora è giusto parlarne». Quelle di Spinazzola sono, dunque, recensioni passionali, ma analitiche, attraverso cui si ricostruisce un quadro alternativo della narrativa degli ultimi trent’anni.
- 978-88-8419-298-6
- 2007
- €16.00
Vittorio Spinazzola è professore emerito di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi di Milano. Saggista e critico militante, è stato presidente della MOD, Società italiana per lo studio della modernità letteraria. Tra le sue pubblicazioni: Il romanzo antistorico (1990), Critica della lettura (1992), Pinocchio & C. (1997), Itaca, addio (2001), La modernità letteraria (nuova edizione 2005), Il gusto di criticare (2007), L’egemonia del romanzo (2007). È curatore della pubblicazione annuale Tirature. Autori-editori-pubblico.