Arturo Carlo Jemolo
IL MALPENSANTE
a cura di Bruno Quaranta
«Malpensante» è la definizione che Jemolo coniò per sé. «Malpensante senza crisi» il cattolico (il liberal-cattolico) Jemolo. «Malpensante congenito» il cittadino Jemolo. Bobbio riconoscerà in lui un «maestro. Una parola, lo so, che probabilmente non gli piace e non piace neanche a me. Ma prendiamola nel suo significato più umile, con la m minuscola, tanto per intenderci, di colui che insegna l’abbecedario, le nozioni che tutti dovrebbero sapere». Per quasi trent’anni, fino alla scomparsa. «La Stampa» è stata la cattedra principe di Jemolo, «docente» di storia, diritto, costume, religione. Un testimone dell’«Italia tormentata», fra cultura e vita morale, come risalta in questo nuovo anello della collana «Classici del giornalismo».
- 978-88-8419-512-8
- 2011
- €12.00
Arturo Carlo Jemolo (1891-1981), giurista e storico. Laureatosi a Torino con Francesco Ruffini, fu titolare della cattedra di Diritto Ecclesiastico a Roma dal 1933 al 1961. Nel 1925 sottoscrisse il manifesto degli intellettuali antifascisti di Croce. Presidente della Rai tra il 1945 e il 1946. Nel 1948 pubblicò la sua opera più nota, Chiesa e Stato in Italia negli ultimi cento anni, premio Viareggio nel 1949. Fu membro della commissione governativa per la revisione del Concordato. Intensa la sua attività pubblicistica per varie testate, fra cui «Il Mondo» di Mario Pannunzio, «Il Ponte» di Piero Calamandrei e «La Stampa».