Claudio Rutilio Namaziano, Sara Pozzato
IL RITORNO
a cura di Sara Pozzato e Andrea Rodighiero; con un saggio introduttivo di Alessandro Fo
Poco tempo dopo il passaggio dei Visigoti in Italia e il clamoroso episodio del sacco di Roma (410), allorché i barbari, risalita la penisola, sono passati in Provenza e in Aquitania, per terminare successivamente nelle Spagne il loro itinerario di scorrerie e devastazioni, l’aristocratico Claudio Rutilio Namaziano lascia l’Urbe per raggiungere in Gallia le proprie terre d’origine e sovrintendervi alle necessarie riparazioni. Benché a rigore «ritorno» alle terre native, il viaggio cui Rutilio si sente costretto assume le proporzioni di un trasloco e di un viaggio di addio – probabilmente definitivo – a una città (e a un universo) cui si è profondamente ed entusiasticamente legato. Rutilio sceglie di viaggiare via mare, e salpa da Portus in autunno, a quanto pare quello del 417. La stagione è sfavorevole, e Rutilio navigherà a ridosso della costa, con piccole barche e per piccole tappe. Di questo itinerario stilerà una sorta di diario in versi: quello che per noi oggi è il poemetto in distici elegiaci De reditu suo, in due libri, mutilo di pochi versi all’inizio e poi di quasi tutto il secondo libro. Trascorrono sotto i nostri occhi paesaggi e rovine, ricordi storici e mitologici venati di nostalgia, manovre navali e attriti con nuove realtà come quella del monachesimo. Il punto di vista è quello di un nobile pagano che osserva le ferite del suo mondo, confidando in una rinascita affidata ai valori tradizionali, di cui egli stesso e gli amici via via incontrati si presentano come depositari e custodi. Il De reditu suo è qui proposto nella nuova traduzione di Andrea Rodighiero, accompagnata da essenziali note di commento di Sara Pozzato. Il saggio introduttivo di Alessandro Fo, oltre a recuperare le principali coordinate poetiche e ideologiche del poemetto, traccia un’ampia panoramica della fortuna che il suo alone romantico gli ha procurato in Italia, fino a una recente rielaborazione cinematografica e alle varie e sempre differenti riscritture che continuano a inseguirne le risonanze con inesausta nostalgia.
- 978-88-8419-426-8
- 2011
- €15.00
Claudio Rutilio Namaziano (Claudius Rutilius Namatianus, fl. 414-415), poeta romano e un politico romano di nobile famiglia gallo-romana. Nato forse a Tolosa, fu praefectus urbi di Roma nel 414. L’anno seguente o poco dopo fu costretto a lasciare Roma per far ritorno nei suoi possedimenti in Gallia devastata dall'invasione dei Vandali. Tale viaggio – condotto per mare e con numerose soste, dato che le strade consolari erano impraticabili ed insicure dopo l’invasione dei Goti – venne descritto nel De Reditu suo, un componimento in distici elegiaci, giunto all'epoca odierna incompleto. Namaziano è, cronologicamente, l'ultimo autore del mondo letterario latino, prima del transito verso il Medioevo.
Sara Pozzato studia Lettere classiche presso l’Università di Padova e lavora a una tesi di laurea sul lessico e la fortuna letteraria dei luoghi ricordati da Rutilio Namaziano.
Alessandro Fo insegna Letteratura Latina all’Università di Siena. Ha tradotto e curato varie edizioni di classici latini, fra i quali Il ritorno di Rutilio Namaziano (19942) e l’Eneide di Virgilio (2012). I suoi libri di versi sono Otto febbraio (1995); Giorni di scuola (2001); Piccole poesie per banconote (2002); Corpuscolo (2004); Vecchi filmati (2006); Mancanze (2014, Premio Viareggio 2014).
Andrea Rodighiero insegna Letteratura greca presso l’Università di Verona. Ha pubblicato per Marsilio versioni commentate dell’Edipo a Colono (1998, Premio Monselice per la traduzione letteraria 1999) e delle Trachinie (2004), l’Antigone di Jean Anouilh, e insieme a Maria Grazia Ciani il volume Orfeo. Variazioni sul mito (2004). Del 2000 è una monografia dedicata a Sofocle: La parola, la morte, l’eroe. Aspetti di poetica sofoclea; della fortuna letteraria dell’Edipo a Colono tratta il recente Una serata a Colono. Fortuna del secondo Edipo, Verona 2007.