James Georges Frazer
IL SACRIFICIO DEI RE KAZARI
Questo saggio, che Frazer pubblicò nel 1917, solo due anni dopo Il ramo d'oro, ne riprende il tema portante del “re sacro” e del suo sacrificio, che il grande antropologo qui studia nella particolare forma di «monarchia limitata», che divenne istituzione permanente presso un popolo scomparso da tempo, il cui «nome – Frazer afferma – è ormai difficilmente noto se non agli studiosi dei sentieri secondari della storia»: i Kazari. Definiti da alcuni come la “tredicesima tribù d’Israele”, per la loro conversione in massa alla religione ebraica, popolo seminomade – essi stessi si diedero il nome di Kazari, che proviene dal verbo in lingua turca “vagabondare” –, provenivano dalle steppe dell'Asia centrale, dal Mar Caspio, e per circa novecento anni diedero vita ad un vero e proprio impero di mezzo, che da essi prese il nome di Khazaria, situato tra i territori dell'Asia, il Medio Oriente musulmano e l’Impero bizantino. A caratterizzare la loro forma di Stato, il sacrificio rituale del loro re che, se falliva nel suo «mandato», e comunque, sempre, al termine di questo, veniva ritualmente ucciso.
- 978-88-9380-282-6
- 2024
- €15.00
James Georges Frazer (1854-1941), antropologo scozzese, è principalmente noto per l'opera Il ramo d'oro (1890), studio di vasta portata che, a partire dall'arcaica tradizione romana dell'uccisione rituale del rex nemorensis, affronta i rapporti intercorrenti tra magia, religione e scienza. Le sue teorie, che grande contributo diedero al progresso degli studi etnologici, costituiscono tuttora un riferimento imprescindibile.
Giovanni Balducci (1988), saggista, ha curato tra gli altri Soggiorno a Venezia (Luni, Milano) di Marcel Proust e Fede e avvenire (Bonanno, Acireale-Roma) di Giuseppe Mazzini. Suoi scritti sono apparsi su «CulturaIdentità», «Barbadillo», il «Sole24Ore». È autore dei saggi La vita quotidiana come gioco di ruolo (Mimesis, Milano-Udine) e Sotto la cupola del vero. Breviario della Tradizione (Solfanelli, Chieti).