Beppe Mariano
IL SEME DI UN PENSIERO
Poesie (1964-2011)
Premio Internazionale di Poesia Sulle orme di Ada Negri e Premio di Poesia Guido Gozzano
Se dovessi indicare il protagonista maggiore di questo libro dalla così vasta ricchezza di toni, non avrei dubbi: il Monviso. La montagna. La sua presenza incombente e leggera, austera e magica, corre per tutte le pagine e le inarca. Ed è il Monviso che guida Beppe Mariano verso il mito. Pavese, certo. Ma Mariano va oltre. I tempi che censuravano ideologicamente ogni rincorsa verso il mito (e che inflissero censure e sofferenze a Pavese, e anche a Pasolini) sono finiti. In Mariano il mito si sprigiona in testi come quelli di 'Monvisana', di 'Mòria', di 'Mistà' con una potenza rara nella poesia di oggi. Quando la vacca Mòria vola su un bastimento in mezzo alla tempesta, la suggestione visionaria è così forte che io ho pensato all'Ulisse di Dante, alle pagine finali del Gordon Pym di Edgar Allan Poe. E anche la vicenda di Mistà, che dopo i suoi mille mestieri vola appeso al suo ombrello sino a confondersi con le costellazioni ricorda il paradigma di ogni mito, che è la ricongiunzione finale al cosmo, alle origini, alle lontananze siderali. Cosa dire, in conclusione, di un libro così, che è capace di dare sostanza mitica alla montagna, di fare del Monviso un nuovo, indimenticabile luogo dello spirito, dell'energia dello spirito?
- 978-88-8419-563-0
- 2012
- €15.00
Beppe Mariano nato a Savigliano il 1 marzo 1938, è diventato torinese – come ha scritto Giorgio Luzzi – per cultura e frequentazioni. Per vent’anni ha collaborato alle pagine culturali de «La Gazzetta del Popolo» prima e di «Stampa Sera» poi. Anche Firenze, dove ha terminato gli studi ed è stato per parecchi anni redattore di una rivista di poesia, gli è stata formativa. Poeta appartato. Tra i premi vinti, si ricorda il ‘Cesare Pavese’ per la poesia edita, 1997. Auspice il pittore e critico Albino Galvano, Mariano ha svolto dal 1973 al 1980 attività di poeta visivo (2002). Una sua prima, parziale antologia poetica è stata pubblicata nel 2007 con il titolo Il passo della salita. Ha scritto racconti, testi teatrali (il principale è Il caso Molineri) uno dei quali, vincitore di un concorso nazionale, è stato messo in scena nel 1987 da “Il Teatro delle Dieci” di Torino. Dopo essere stato, negli anni Settanta, cofondatore e redattore della rivista «Pianura», diretta da Sebastiano Vassalli, nel primo decennio del Duemila ha condiretto prima a Milano, poi a Roma, la rivista «Il cavallo di Cavalcanti».