Augusto Del Noce
IL SUICIDIO DELLA RIVOLUZIONE
a cura di Giuseppe Riconda
...Tra gli infiniti documenti della storia italiana dal 1914 ad oggi, l'opera di Gentile ha un posto privilegiato, perché permette di intendere l'unità che intercorre tra i due periodi di questa storia, il fascista e il postfascista: uniti nel tentativo di realizzare una rivoluzione ulteriore al marx-leninismo: uniti nell'essere due tappe di un processo di dissoluzione. Ciò significa conferire a Gentile nell'ambito della nostra cultura, e non solo della nostra cultura, un posto ben diverso da quello che generalmente gli si riserva: il pensatore a cui Gentile si rapporta sul piano mondiale è Marx, e se Marx è il filosofo che, ha portato l'idea di rivoluzione alla sua coerenza più radicale, Gentile è invece il filosofo del suicidio della rivoluzione: con un perfetto parallelismo fra il momento filosofico e quello politico, l'Italia è la prima terra in cui questo suicidio, che può rappresentare un destino mondiale, si rende manifesto... (Augusto Del Noce)
- 978-88-8419-179-3
- 2004
- €30.00
Augusto Del Noce (Pistoia 1910-Roma 1989), filosofo, docente all’Università di Trieste, studioso in particolare di Descartes e Malebranche. Nel 1950 ha collaborato alla rivista «Cultura e realtà», entrando nel dibattito tra marxismo e cattolicesimo. Nella sua opera è predominante l’interesse filosofico e politico per la modernità, analizzata e giudicata nei suoi vari aspetti. Tra i suoi numerosissimi scritti, Il problema dell’ateismo (1964); Riforma cattolica e filosofia moderna. I Cartesio (1965); Il suicidio della Rivoluzione (1978, 2a ed. Nino Aragno Editore, 2004); Il cattolico comunista (1981) e, postumo, Giovanni Gentile. Per un’interpretazione filosofica della storia contemporanea (1990). Va ricordato inoltre l’ampio studio su Riforma cattolica e filosofia moderna (1950; 1953).