Marcel Proust
IL VISITATORE DELLA SERA
A cura di Massimo Carloni
L’insolito ménage à trois che coinvolge Proust, Morand e la principessa Soutzo è costellato d’incontri serali. A cominciare dalla prima, sorprendente visita fatta da Proust al giovane attaché d’ambasciata Morand il quale, oltre all’aura conferita dal ruolo e dall’età, gode dell’audace merito d’aver accostato Swann a L’Éducation sentimentale di Flaubert. Per finire con l’ultima, toccante visita che Morand rende al capezzale di Proust in rue Hamelin, la settimana precedente il decesso. Stavolta l’homme pressé sembra non aver fretta di andarsene. Ora spetta a lui fissare l’amico dalla poltrona, intrattenerlo in una conversazione infinita, come per ingannare la morte incombente. Tra queste due visite avviene l’incontro fatale con la principessa Soutzo, futura signora Morand. Violentando le proprie abitudini claustrali da valetudinario Proust svolazza come una falena notturna all’hotel Ritz, attratto dallo splendore e dall’intelligenza della Minerva romena. Quando arriva tardi, accede direttamente alla sua stanza senza farsi annunciare, condottovi dal liftier. Nell’intreccio epistolare che ne segue emergono come per incanto le amare verità della Recherche sull’amore, l’amicizia, la separazione e l’oblio, in un’avvincente rincorsa reciproca tra vita e opera che lascia stupefatti. A corredo del carteggio gli scritti che i due autori si dedicarono a vicenda, dalla perfida Ode a Marcel Proust, dove per la prima volta si allude alle misteriose frequentazioni notturne dell’amico, alle illuminanti Osservazioni sullo stile con cui Proust promuove l’esordio narrativo di Morand.
- 978-88-8419-963-8
- 2019
- €25.00
Marcel Proust Autore della monumentale cattedrale della Recherche, di penetranti scritti sull’arte e la letteratura (Pastiches et mélanges, Contre Sainte-Beuve), Marcel Proust (Auteuil 1871-Parigi 1922) ha lasciato un’imponente corrispondenza non destinata alla pubblicazione, raccolta in ventuno volumi da Philip Kolb. Vera e proprio rovescio dell’opera, preziosa per dipanarne l’ordito e svelarne le fonti ispiratrici, la miniera epistolare proustiana segue la lenta maturazione artistica dell’autore, dal fatuo scrittore salottiero di Les Plaisirs et les Jours al geniale creatore di un capolavoro immortale della letteratura di tutti i tempi. In seguito alla conoscenza di Paul Morand e, soprattutto, della principessa Soutzo, Proust inaugura «l’époque du Ritz», l’ultimo periodo di scintillio mondano prima della fine. Novelliere, poeta, saggista, diplomatico, instancabile viaggiatore, Paul Morand (Parigi 1888 - Parigi 1976) conobbe un folgorante successo di pubblico tra le due guerre, riuscendo come pochi a cogliere sul nascere e a cavalcare lo spirito della nuova epoca. L’amore per la principessa Hélène Soutzo (1879-1975), sua futura moglie, e l’amicizia intima con Marcel Proust, che ne favorì l’esordio letterario, rimangono gli incontri decisivi della sua vita. Nel 1968 viene eletto all’Académie Française.
Massimo Carloni ha curato per i tipi di Aragno: Antoine Rivarol, Annali della Rivoluzione francese (2016); Baudelaire-SainteBeuve, Voi avete preso l’Inferno. Lettere e scritti 1844-1869 (2017); Paul Valéry, In morte di una civiltà. Saggi quasi politici (2018); Marcel Proust, Il visitatore della sera. Lettere a Paul Morand e a Madame Soutzo (2019).