David Gascoyne
INCONTRI CON BENJAMIN FONDANE
«Il mio incontro con Fondane, in un momento difficile della mia giovinezza, fu di un’importanza capitale e provvidenziale… ebbi la fortuna di trovare il suo Rimbaud le Voyou. Non avevo più bisogno di cercare altri libri sul mio poeta preferito, avevo trovato il libro che esprimeva esattamente il Rimbaud che la mia intuizione mi dettava essere il più vero, colui che mi seduceva più di ogni altro poeta moderno; e non solo, in Fondane trovavo un pensatore diverso da tutti gli altri, un uomo appassionatamente lucido e sensibile.»
- 978-88-9380-166-9
- 2021
- €12.00
David Gascoyne (1916-2001) è stato un poeta inglese. Dal 1935 trova casa in Francia, ha fede nel Surrealismo, è amico di André Breton, Benjamin Peret, Salvador Dalí, René Magritte. Scelse come maestro Dylan Thomas. A Short Survey of Surrealism (1936), il suo saggio sull’epopea surrealista, è accolto come «uno studio raffinato, il primo nel mondo inglese che sia riuscito a trasmettere il fascino di quella avanguardia» (Stephen Spender). David Gascoyne, tuttavia, scelse di vivere una vita rovinosa, di scoscendere in una poetica contorta nel fuoco profetico, senza casa né patria; divora tutto, se stesso. Attratto dall’abisso, scrive un libro su Friedrich Hölderlin (Hölderlin’s Madness, 1938), frequenta Benjamin Fondane, il pensatore-poeta, che sconvolge le sue convinzioni (a cui seguì l’allontanamento dal Surrealismo) e di cui scrive, molti anni dopo, in un libro dal delicato deliquio, incauto, sovversivo, Rencontres avec Benjamin Fondane.
Luca Orlandini ha curato e tradotto in Italia le maggiori opere di Benjamin Fondane: Baudelaire e l’esperienza dell’abisso (2013), La coscienza infelice (2016), In dialogo con Lev Šestov. Conversazioni e carteggio (2017), usciti presso Aragno, e una prima edizione del Falso Trattato d’estetica. Saggio sulla crisi del reale (2014), poi pubblicato in una nuova edizione rivista e ampliata presso la Aragno (2021) . Sempre per i tipi di Aragno, ha pubblicato il saggio critico La vita involontaria. In margine al Baudelaire e l’esperienza dell’abisso di B. Fondane (2014) e Ritorno agli elementi (2020); nel 2017 ha curato la nuova traduzione, e prima edizione annotata criticamente, di L. Šestov, La filosofia della tragedia. Dostoevskij e Nietzsche.