Rosario Assunto
INTERVENGONO I PERSONAGGI (COL PERMESSO DEGLI AUTORI)
Nei movimenti giovanili che vanno sotto il nome di Sessantotto, nelle prese di posizione intellettuali che quei movimenti anticiparono e accompagnarono, così come nei mutamenti concreti che allora vennero a prodursi nei costumi e nei gusti, Assunto colse qualcosa di estremamente serio, che andava ben al di là delle manifestazioni talvolta velleitarie e anche carnevalesche in cui poterono trovare espressione certe proteste giovanili: vi riconobbe in effetti il pieno attuarsi di una tendenza che era intrinseca alla civiltà contemporanea e che si stava mostrando in grado di minare nel profondo il sistema dei valori e le realizzazioni culturali a cui aveva dato la propria adesione. […] Il fatto era che con acume e rapidità Assunto aveva colto quel che la cultura del Sessantotto portava con sé; ossia, quel che la sua sensibilità e la sua specifica preparazione lo portavano a cogliervi: la fine della bellezza, nel paesaggio naturale e in quello umano, nella natura e nelle città. La distruzione dei paesaggi, l’abbandono e l’incuria in cui versava il patrimonio artistico nazionale, la metamorfosi che investiva i tessuti urbani, un più generale mutamento dei costumi che gli sembrò orientato verso il peggio e la volgarità – tutto ciò produsse in lui una tale rivolta etica e intellettuale che lo condusse a interrogarsi sulle ragioni ideali che presiedevano ai cambiamenti cui assisteva quotidianamente (poiché di questo sempre rimase convinto: che un’azione sbagliata avesse alle spalle un’idea sbagliata, ossia un pensiero che non era veramente tale). Dalla postfazione di Emanuele Cutinelli-Rendina
- 978-88-8419-936-2
- 2019
- €15.00
Rosario Assunto (Caltanissetta 1915 - Roma 1994) è stato uno dei più originali teorici e storici dell’estetica del secondo Novecento. Discepolo di Pantaleo Carabellese nell’Università di Roma, fu poi per lunghi anni ordinario di estetica nell’Università di Urbino. A parte le molte traduzioni di classici dell’idealismo tedesco, e soprattutto del prediletto Immanuel Kant, tra i suoi lavori più noti si possono ricordare L’integrazione estetica (1959), La critica d’arte nel pensiero medioevale (1961, in traduzione tedesca, ristampata poi più volte, 1963), Il paesaggio e l’estetica (1972, 20063), L’antichità come futuro (1973), Theorie der Literatur bei Schriftstellern des 20. Jahrhunderts (1975, non comparso in italiano), Specchio vivente del mondo: artisti stranieri in Roma, 1600-1800 (1978). Un’antologia di suoi scritti è comparsa in francese: Retour au jardin: essai pour une philosophie de la nature, 1976-1987 (2003). Nei primi anni Settanta Assunto avviò una densa attività pubblicistica nella quale intrecciava riflessione estetica e polemica civile che poi, letterariamente rielaborata, dette vita alle prose d’invenzione che qui si ripresentano al lettore.