Paolo Fabrizio Iacuzzi salutato da Giovanni Giudici, in occasione della pubblicazione del suo primo libro. Magnificat, «come l’indizio che una stagione nuova è iniziata nella nostra poesia» ci propone con Jacquerie un’opera seconda di straordinaria maturità. Un affresco corale in versi di personaggi ed eventi che hanno attraversato la storia del Novecento. Risalendo alla radice del proprio cognome, il poeta arriva a quel Jacques (da cui Jacquerie) che è l’incarnazione di un’indomita anima contadina ribelle. Nelle “stanze” di questo polittico poetico vengono rappresentati la campagna d’Albania del nonno, il campo di prigionia in Germania del padre, la Resistenza e un dopoguerra di lotte civili, la vita di un orfanotrofio e di un centro per accoglienza per minori, la guerra del Kossovo e l’emarginazione degli immigrati. Rievocando drammaturgicamente violenze storiche, migrazioni e conflitti sociali, il poeta interpreta in tono profetico la sua e la nostra storia.
978-88-8419-035-5
2000
€10.32
Paolo Fabrizio Iacuzzi
nato a Pistoia nel 1961, lavora a Firenze come redattore editoriale. Ha pubblicato le raccolte di poesia Magnificat (1996) e Jacquerie (Aragno, 2000) e Patricidio (Aragno, 2006). Ha tradotto Lunch Poems di Frank O’Hara (1998).