Gigi Ghirotti
L'INCHIESTA ESTREMA
Gigi Ghirotti, giornalista della «Stampa», colpito da un cancro, volle fare l'ultima inchiesta sugli ospedali, malato tra i malati. Quel «Lungo viaggio nel tunnel della malattia» commosse l'Italia, portò alla nascita della Fondazione Ghirotti, di altre associazioni a lui intitolate a Torino, a Vicenza e in altre città e più tardi alla Giornata nazionale del sollievo. Al liceo con Luigi Meneghello, laureato a Padova con Diego Valeri, amico di Neri Pozza e Renato Ghiotto, intrecciò nel giornalismo la cultura letteraria, il carattere e l'umanità per la quale aveva partecipato alla Resistenza senz'armi, con una pala per seppellire i morti. I suoi articoli per «Il Giornale di Vicenza», «La Stampa» e «L'Europeo» mettono a fuoco aspetti e personaggi cruciali della società italiana dal dopoguerra ai primi Anni 70: De Gasperi e Togliatti, Eleonora Duse, la Sardegna dei banditi, il delitto d'onore, la Legge Merlin, il Festival di San Remo (con il suicidio di Tenco), Dalì e Marcuse. E lo collocano tra i maestri di un giornalismo affidabile, rigoso e ironico, ad alta precisione anche linguistica, che l’era tecnologica dovrà ritrovare.
- 978-88-9380-046-4
- 2020
- €15.00
Gigi Ghirotti Gigi Ghirotti (Vicenza 10 dicembre 1920 - 17 luglio 1974), giornalista della «Stampa», colpito da un cancro, volle fare l'ultima inchiesta sugli ospedali, malato tra i malati. Quel «Lungo viaggio nel tunnel della malattia» commosse l'Italia, portò alla nascita della Fondazione Ghirotti, di altre associazioni a lui intitolate a Torino, a Vicenza e in altre città e più tardi alla Giornata nazionale del sollievo. Al liceo con Luigi Meneghello, laureato a Padova con Diego Valeri, amico di Neri Pozza e Renato Ghiotto, intrecciò nel giornalismo la cultura letteraria, il carattere e l'umanità per la quale aveva partecipato alla Resistenza senz'armi, con una pala per seppellire i morti. I suoi articoli per «Il Giornale di Vicenza», «La Stampa» e «L'Europeo» mettono a fuoco aspetti e personaggi cruciali della società italiana dal dopoguerra ai primi Anni 70: De Gasperi e Togliatti, Eleonora Duse, la Sardegna dei banditi, il delitto d'onore, la Legge Merlin, il Festival di San Remo (con il suicidio di Tenco), Dalì e Marcuse. E lo collocano tra i maestri di un giornalismo affidabile, rigoso e ironico, ad alta precisione anche linguistica, che l’era tecnologica dovrà ritrovare.