Michele Coppola, Lucio Argano, Franco Amato
L'OCCUPAZIONE CULTURALE IN ITALIA
position paper
Benché il patrimonio artistico e culturale italiano collochi da sempre l’Italia al vertice della World Heritage List dell’Unesco, siamo uno dei Paesi europei con il minore numero di occupati, rispetto al totale, nel settore culturale. Un paradosso che ha molteplici cause: la scarsa riconoscibilità e legittimazione sociale del lavoro culturale; investimenti rispetto al PIL inferiori alla media europea; un’offerta formativa non adeguata; un basso livello di consumi culturali; la carenza di solide tutele sociali e previdenziali; la diffusa presenza di “lavoro sommerso” e uno dei più livelli salariali più bassi in Europa, quest’ultimo confermato dalla survey appositamente realizzata nel 2023 per questa pubblicazione. In questo contesto, si registrano alcuni fatti positivi: l’aumento delle imprese culturali e creative; il PNRR, in cui l’Italia è il primo tra i Paesi europei per finanziamenti richiesti per il settore culturale; la legge delega 106/2022 per il riordino del settore dello spettacolo; la legge 206/2023, che comprende la nuova normativa sulle imprese culturali e creative; l’aumento della spesa dei privati. Nel testo vengono approfondite le criticità e le opportunità del sistema culturale italiano al fine di definire, attraverso un patto collaborativo tra istituzioni pubbliche e private, una strategia di lungo periodo che aumenti l’occupazione del comparto e migliori le condizioni di chi vi opera.
- 978-88-9380-312-0
- 2024
- €30.00
Michele Coppola è manager in Intesa Sanpaolo dal 2015, executive director Arte Cultura e Beni Storici e direttore generale delle Gallerie d’Italia. È Vicepresidente della Fondazione Teatro Regio di Torino, consigliere della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro - Candiolo ETS e Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana. È stato assessore alla Cultura della Regione Piemonte.
Lucio Argano è HR Officer di PTSCLAS, insegna gestione della cultura presso l’Università Cattolica di Milano e l’Università Roma Tre ed è project manager di Rome City of Film. È stato presidente del Consiglio Superiore dello Spettacolo del MiC, direttore generale della Festa del Cinema di Roma, direttore organizzativo del Romaeuropa Festival e ha curato la progettazione gestionale di spazi culturali, tra cui l’Auditorium di Roma. Ha pubblicato diversi libri sul management culturale per la FrancoAngeli.
Franco Amato , dopo aver ricoperto l’incarico di direttore comunicazione in alcune aziende, è docente di marketing allo IED di Torino e consulente nei servizi di scrittura, in particolare nel settore culturale. È stato componente del consiglio della Fondazione Torino Musei, del Teatro Regio e della Fondazione CRT per l’Arte Contemporanea.