Antonio Gramsci
LA CITTÀ FUTURA
a cura di David Bidussa
In questo libro sono raccolti tutti i testi che compongono il numero unico “La Città Futura”, pubblicato nel febbraio 1917, scritto e composto da Antonio Gramsci. Gramsci non è ancora l’intellettuale, la figura politica che poi diverrà. Ma nella scrittura ‘giovane’ – febbrile e contratta – di queste pagine ci sono già gli autori e i temi su cui tornerà a scrivere e a riflettere fino alla morte: Gaetano Salvemini, Benedetto Croce, il carattere di noi italiani, l’analfabetismo, l’insofferenza, la miseria e la ricchezza, la necessità di pensare una cultura per tutti, il mondo delle periferie, la società industriale. In breve il «Paese Italia» e la nazione italiana: le cose minute, i comportamenti, la retorica, i tic che si hanno, le parole che si usano, le consuetudini che caratterizzano la vita collettiva. L’Italia del 1917 (e forse per alcuni tratti, anche quella di oggi) in poche pagine che sembrano acerbe, ma che contengono tutti i semi della maturità. Ora proposte per la prima volta in un volume autonomo.
- 978-88-8419-848-8
- 2017
- €15.00
Antonio Gramsci (1891-1937), membro del PSI e fondatore de L'Ordine Nuovo (1919), fece parte dell'esecutivo dell'Internazionale comunista (1923). Divenuto segretario del Partito comunista d'Italia (PCd'I) e deputato (1924), affrontò la questione meridionale, indirizzando la politica dei comunisti verso l'unione con i socialisti massimalisti. Nel 1924 fondò il quotidiano politico l'Unità, organo del PCd'I. Per la sua attività e per le sue idee fu condannato a venti anni di carcere (1928). Sia la pubblicazione degli scritti politici, sia le Lettere dal carcere (postumo, 1947), sia, e soprattutto, i Quaderni del carcere (postumo, 1948-51) hanno avuto grande rilevanza nella cultura italiana del dopoguerra.