Léon-Paul Fargue
LA DROGA
«La droga […] uno dei capolavori del fantastico moderno. Questo racconto mette in scena esseri fluttuanti, venuti non si sa da quali limbi e riconoscibili da certi segni misteriosi. Un giorno si sono bruscamente condensati in un quartiere fuori mano; un altro svaniscono senza avvisare. Si danno da fare in città approfittando della distrazione o dell’indifferenza generale, fino al momento in cui un passante informato ne avvista uno e si decide a dargli la caccia fino allo sfinimento».
- 978-88-9380-316-8
- 2024
- €10.00
Léon-Paul Fargue (1876-1947) mostrò il proprio talento poetico fin da adolescente. Seguì dapprima la lezione di Verlaine, Mallarmé, Laforgue, per quindi prediligere i toni dell’intimismo, dando forma a versi intrisi d’una malinconia solitaria e un’ironia agra, sebbene mescolate a una tenerezza di fondo. Tra le sue raccolte di poesie si ricordano: Tancrède (1911), Poèmes (1912), Pour la musique (1914), Banalité (1928), Vulturne (1928), Epaisseurs (1929), Sous la lampe (1930). Di grande interesse sono le sue prose e i suoi articoli su Parigi, composti in una lingua che si dispiega sovente in una deformante fantasmagoria: D'après Paris (1932), Le piéton de Paris (1939), Charme de Paris (1945). Significative anche le prose poetiche raccolte in Haute solitude (1941), e le memorie consegnate a: Refuges (1942), Lanterne magique (1944), Méandres (1947), Portraits de famille (1947).
Luigi Azzariti-Fumaroli insegna filosofia teoretica. Studioso di filosofia moderna e contemporanea come pure delle sue intersezioni con la letteratura, è autore di numerosi saggi e studi monografici. Ha curato l’edizione italiana di opere di Derrida, Baumgardt, Hegel, Maimon e Merleau-Ponty e, per i tipi di Aragno, Le Note a Baudelaire di Laforgue.