Una sorprendente e curiosa novità editoriale, questa tesi di Graziella (Lalla) Romano discussa il 21 novembre 1928: relatore Giulio Bertoni, contro relatori Lionello Venturi e Ferdinando Neri. Rintracciata nell'archivio dell'Università di Torino, è un'analisi critica della poesia di Cino da Pistoia (1270 circa-1337 circa) giurista e poeta stilnovista, lodato da Dante come poeta d'amore e precursore, per inquietudine psicologia ed etica, del Petrarca. Lalla Romano ne studia capillarmente sonetti, ballate, canzoni, esaminando la tecnica dei suoi versi e dando conto dell'itinerario della critica sulla sua poesia, da Dante a De Sanctis. La tesi può essere considerata, in un certo senso, l'"opera prima" letteraria della futura grande scrittrice.
- 978-88-8419-310-0
- 2007
- €10.00
Lalla Romano laureata in lettere a Torino, ha insegnato nelle scuole medie di questa città e a Milano. Si è dedicata soprattutto alla narrativa, ma ha esordito con le poesie di Fiore (Torino, 1941), alle quali seguirono altre raccolte liriche: L’autunno (Milano, 1955), Giovane è il tempo (Torino, 1974). Numerosi i romanzi: Maria (Torino, 1953 Premio Veillon), Tetto murato (Torino, 1957, Premio Pavese), L’uomo che parlava solo (Torino, 1961), Le parole tra noi leggère (Torino, 1969, Premio Strega), L’ospite (Torino, 1973), Una giovinezza inventata (Torino, 1979), Inseparabile (Torino, 1981), Un sogno del Nord (Torino, 1989).