Bruno Schulz, Francesco Permunian
LA MALDICENTE MOGLIE DEL DOTTORE DI VIA WILCZA - LA PLASMABILITÀ ARTISTICA DEL CARTONE E IL SUO IMPIEGO NELLA SCUOLA
È curioso quanti testi narrativi siano stati scritti su Bruno Schulz. Come se si cercasse di riparare, in questo modo, all’ingiustizia abissale che ci ha privato di tanti suoi scritti perduti, dispersi, bruciati – e prima ancora di un’esistenza, la sua, non meno incenerita dalla storia. Francesco Permunian, che ha fatto della spigolatura biografica – e diciamo pure del pettegolezzo – un’arte polimorfa e persecutoria, ha colto l’occasione per quella che, alla maniera di Zanzotto, definisce una fantasia di avvicinamento. In cui all’erudizione maliziosa (che gli fa rivisitare, per esempio, lo scambio epistolare di Schulz con Witold Gombrowicz) si mescola l’invenzione più falotica: la casella fuoriquadro della scacchiera, il germe inconfondibile di quella cosa che chiamiamo letteratura. A parlare è un allievo dello Schulz insegnante di applicazioni tecniche, il quale riporta fatti e fattoidi improntati a un’«inverosimile verosimiglianza» fra l’altro speculando su un misterioso, ennesimo testo perduto di Schulz, la relazione tecnica (come quelle di Kafka per le assicurazioni di Praga) sulla Plasmabilità artistica del cartone e il suo impiego nella scuola. Evidente l’interesse della materia, per il demiurgo di «quegli omuncoli di carta, cartone, stracci discendenti della più schietta tradizione golemica del popolo ebraico». Nonché per l’altro allievo, quello della provincia nordestina, oggi massimo cantore di quei fantocci che siamo noi, i suoi simili. Andrea Cortellessa
- 978-88-8419-881-5
- 2018
- €15.00
Bruno Schulz (Drohobycz 1892-ivi 1942) È fra i maggiori scrittori polacchi del Novecento. Traduttore di Kafka, gli può essere accostato per il sostrato ebraico e l’astrazione fantastica, mai disgiunta da un acutissimo senso della vita materiale. Ucciso per futili motivi da un ufficiale della Gestapo, il suo corpo fu sepolto in una fossa comune e non venne mai ritrovato. La sua opera narrativa (e pittorica) è raccolta nel volume Le botteghe color cannella, a cura di Francesco Cataluccio, Einaudi 2001. Gli scritti qui raccolti sono tratti da Lettere perdute e frammenti, a cura di Jerzy Ficowski, traduzione di Andrzej Zielin’ ski, Feltrinelli 1980, le immagini da Bruno Schulz il profeta sommerso, a cura di Pietro Marchesani, Scheiwiller 2000.
Francesco Permunian nato a Cavarzere nel 1951, ha pubblicato romanzi e racconti per Rizzoli e Nutrimenti. I suoi ultimi libri sono Ultima favola e Costellazioni del crepuscolo, pubblicati nel 2015 e nel 2017.